Tu sei qui

Suzuki GSX-S1000 ABS: una belva da amare

Da moto comoda sciolta e disinvolta nel traffico, a fiera affamata di tornanti quando si fa sul serio

Moto - Test: Suzuki GSX-S1000 ABS: una belva da amare

Finiti i tempi in cui erano le supersportive le protagoniste nel regno degli smanettoni, da qualche stagione si sono affacciate sul mercato le cosiddette roadster, mezzi che passo dopo passo sembrano sul punto di issarsi a nuovo vessillo di sportività. Una sportività meno estrema delle race replica, ormai superspecialistiche e che trovano il loro naturale sfogo tra i cordoli, ma godibile sulle strade di ogni giorno aperta ad una più ampia fascia di utenti. Suzuki si incanala in questo nuovo filone, ma lo fa senza il fragore delle bordate rivali che stampano riferimenti a suon di cavallerie e spesso a scapito della versatilità, piuttosto puntando su una più accorta scelta di efficacia a 360 gradi per una moto che sfrutta quanto di buono si ha in casa e incanalarlo nel progetto GSX-S1000.

Mezzo che è riuscito a sorprenderci e che crediamo abbia i numeri per stupire e regalare, a chi avrà la fortuna di mettersene una in garage, quelle soddisfazioni di guida che ogni motociclista cerca nella sua amata due ruote.

ANIMA DA CORSA – Quando si hanno già in casa tecnologie collaudate e tanto apprezzate nel corso degli anni sarebbe poco saggio non approfittarne. Ecco quindi che per il suo cuore la nuova GSX-S1000 ABS sfrutta la pregevole unità a quattro cilindri della gloriosa K5. La sportiva di casa Suzuki che a metà del decennio scorso ha portato gloria in SBK con il mondiale di Troy Corser o le vittorie con Max Biaggi. In questa versione però, i 999cc del “quattro in linea” sono stati ottimizzati per dare il meglio nell’utilizzo stradale, con interventi mirati per esaltare la coppia e regolarità del motore. Sono nuovi i pistoni, ora più leggeri del 3%, ed il profilo degli alberi a camme. L’ impianto di scarico 4-2-1 con valvola elettronica SET (Suzuki Exhaust Tuning), è dotato di un corto terminale dal quale si diffondo acuti che sono musica per le orecchie, con un sound dai toni racing sempre pieno e coinvolgente.

L’insieme di questi interventi si traduce in una potenza massima pari a 107 kW/10.000 giri (146 CV) e ben 106 Nm/9.500 giri di coppia, che tradotto significa tanto divertimento di guida tra le curve e nei tratti veloci, ma anche nell’impiego meno esasperato e nel turismo. La nuova GSX-S1000 ABS adotta il sistema elettronico di controllo della trazione, impostabile su tre differenti livelli di intervento ed eventualmente escludibile. Grazie a 5 differenti sensori di controllo, la centralina monitora 250 volte al secondo la posizione del cambio e del comando del gas, i giri motore e i dati provenienti dalle ruote, modulando la coppia motrice in funzione delle reali situazioni di aderenza.

Molto ben riuscita nelle linee la GSX-S1000 da dove la si osserva trasmette sportività e dinamismo. La parte che più gratifica alla vista è dal tre quarti posteriore dove spicca il piccolo codino dalle linee morbide ed aggressive, che lascia bello scoperto lo pneumatico da190/50. Una vista in parte ovattata dal portatarga. Da sostituire assolutamente con un pezzo aftermarket, lì la cosa potrebbe dare belle soddisfazioni allo sguardo. Un po’ meno filante la parte anteriore, obbligata nelle forme dalle travi laterali del bel telaio che abbraccia il motore all’altezza dei cilindri. Più massiccia davanti, ma in parte alleggerita da linee svelte e filanti. Nel complesso la GSX-S1000 ABS è una moto che piace da qualunque angolazione, mettendo in mostra una cura nei dettagli davvero notevole, dalle plastiche solide e ben accoppiate alla verniciatura brillante dai toni metallizzati.

LA BELVA CHE TI ENTRA NELL’ANIMA – Quando con una moto guidi, ti sposti con  il corpo, acceleri, freni, pieghi, spesso capita che ti senti tutt’uno con l’ambiente che ti circonda. Ti lasci andare, coccolato, dal picchiettio dell’asfalto che senti scorrere sotto le ruote. Senti quel leggero fremito sui manubri, sulle pedane, sotto al sedere, e lì capisci che non sei solo sopra una moto, ma vivi e condividi quel momento insieme a lei. E più passano i chilometri e più ti accorgi che non ti basta mai. Ed allora vai, ed ancora spingi, pieghi, acceleri, e senti sotto di te ogni ordine impartito ogni pensiero ogni sussulto del polso destro che viene assecondato quasi con gioia. La GSX-S1000 ABS è riuscita a creare questa magia, una magia fatta del perfetto feeling tra il mezzo e chi lo guida. Ti trovi in città tra code, semafori e buche schivate all’ultimo, frenate, ma senti che tutto viene naturale tutto va come tu vorresti che andasse. Un gran lavoro quello dei ragazzi Suzuki che sono riusciti a mettere insieme una moto con doti dinamiche di assoluto livello. Neutra e ben bilanciata, con una posizione di guida indovinata. Non ti stanchi sopra, la guideresti per ore, anche se ti trovi intrappolato tra scatoloni di lamiera. L’angolo e l’altezza del pregevole manubrio Renthal abbinato ad una sella comoda e leggermente scavata, oltre che a pedane sportive, ma senza esagerare, rendono la vita sopra di lei piacevole e gratificante. Guizzi improvvisi vengono digeriti con facilità, ed anche per merito del reparto sospensioni. Forcella e mono non soffrono di rigidezze o impuntamenti nella scorrevolezza, digerendo efficacemente gli ostacoli del manto stradale. In moto ci si sente dentro, ben seduti e con le braccia alla giusta angolazione. Guidarla in città è facile ed alla portata di tutti. Merito anche del motore sempre pronto e pastoso quando si da il gas.

Tali caratteristiche di ciclistica e di motore, trovano il naturale compimento su tortuose strade di montagna. Qui la GSX-S1000 ABS tira fuori quel DNA racing che cova dentro e pronto a venir fuori quando stuzzicato. La guida tra i tornanti ti esalta. Guidi, imposti, carichi e dai gas come una sportiva carenata, ma con il vantaggio che qui non hai reazioni nervose, non hai semimanubri che indolenziscono i polsi. Qui te la godi la gita. Scende fluida in piega in un attimo e si fa trovare pronta quando c’è da tirarla su. A voler cercare un difetto è un effetto on-off alla basse aperture che in parte rovina la sinfonia, ma per il resto la coppia della roadster giapponese sale fluida e corposa, facendo cantare i quattro cilindri già varcata soglia 6000 giri, con un bell' allungo che porta il display della compatta strumentazione oltre gli 11.000giri, con un crescendo che dopo quota 7.000 diventa rabbioso, condito da gasanti tonalità dallo scarico. Lo sterzo però risulta sempre ben piantato, così come il mono che riesce ad assorbire bene le scariche di cavalli provenienti dal pignone. Frenata pronta e ben modulabile con l'anteriore, un po' poco mordente invece l'unità posteriore. Un consiglio è di utilizzare il TC a livello 1 o 2, il 3 ci sembra troppo conservativo, utile in caso di manto viscido o per prendere confidenza con il mezzo alle prime uscite, ma con le prime due impostazioni si è già ad un buon livello di compromesso. Se poi volete di più, si può sempre escludere...

Il bilanciamento generale e l'azzeccata posizione di guida redono la GSX-S1000 ABS davvero godibile quando ci si vuole dare sfogo nella guida sportiva. Una moto che offre un buon compromesso anche nel viaggio in coppia, seppur il passeggero è costretto in uno spazio un po' angusto sul sellino, comunque ben imbottitto e dotato di cover antiscivolo.

DEBRIEFING - La GSX-1000ABS è di quelle moto che ti conquista già dopo pochi chilometri alla guida. Risulta da subito facile, comoda con una posizione di guida che sa essere efficace quando si inizia a spingere e la si guida di corpo, ma che concede anche di rilassarsi, magari nei tragitti fuori porta. Che la si porti in mezzo al traffico o a scorrazzare sui tratti guidati (lenti o veloci che siano) gioca la carta di un pacchetto telaistico e di motore che consentono di togliersi belle soddisfazioni. Tante le frecce nel suo arco , ma in particolare ci ha soddisfatto il carattere del motore e il bel lavoro svolto dalle sospensioni Kayaba, soprattutto la forcella. Una garanzia in fatto di scorrevolezza e risposta alle sollecitazioni. Un’ultima nota ai consumi: con i 17 litri del pieno la GSX-S1000ABS copre circa 300 km nel ciclo misto e ad andature soft.

La naked Suzuki è proposta al prezzo lancio fino al 30 settembre di 11.990 Euro f.c. in tre colorazioni diverse: nel classico Bianco/Blu Suzuki, l’aggressiva ed elegante Nero/Rossa ed una più sobria colorazione in Grigio metallizzato. Tra gli accessori disponibili segnaliamo bag serbatoio, pinze freno Brembo in tinta, cover corpicodino.

Il divertimento non manca sulla nuova GSX-S1000 ABS, ma per godersela al meglio è sempre buona cosa viaggiare sicuri e protetti. Per il nostro test abbiamo utilizzato:

Casco AGV CORSA: Anziché progettare a partire dalla calotta esterna, AGV STANDARDS, modello del quale il CORSA fa parte, inizia dalla testa del pilota le cui misure sono tradotte in un formato digitale, tramite una scansione laser. La scansione tridimensionale è una tecnologia estrememante precisa (al decimo di millimetro) che permette la trasformazione in dati digitali delle forme antropomorfe e successivamente condurre studi puntuali sulla fisionomia umana che sono il punto di partenza per la progettazione delle parti del casco a contatto con il viso. Il casco, riprodotto in tutte le sue parti mediante un modello matematico, consente l’effettuazione di analisi FEM (Analisi agli Elementi finiti) che simula al computer una serie di crash test che riproducono non solo i test di omologazione ma anche prove secondo i più severi standard di AGV.

 

Giacca Dainese Racing C2: Aggressività, look sportivo e stile inconfondibilmente Dainese si fondono in questo giubbotto in pelle bovina dalla grande personalità che da quest'anno guadagna ulteriore prestigio aderendo agli elevati standard di certificazione CE - Cat. II. Dotato di spalle coiniettate con inserti in alluminio ed protezioni composite, Racing C2 Pelle è integrabile con il paraschiena di tipo G. Comfort, ergonomia e funzionalità sono garantiti dagli inserti elastici su collo, maniche e fianchi e dalla cerniera aggancio giubbino-pantalone. Prese d’aria su fianchi e petto consentono infine una gestione della temperatura interna ottimale.


Guanti Dainese Double Down: pratici guanti in tessuto con rinforzi in pelle sulle zone delicate di palmo e nocche delle dita. Destinati ad un utilizzo "city" nella bella stagione, durante il test hanno svolto egregiamente il loro compito, consentendoci di viaggiare con le mani al sicuro ed in condizioni di microclima sempre ottimali.

 

 

Pantalone Dainese Kansas 1K: Comodi, pratici ed eleganti, i nuovi pantaloni Kansas sono stati progettati per garantire protezione e sicurezza anche quando si indossa un elemento di moda di abbigliamento. Come sempre, Dainese usa solo materiali di qualità superiore: i pantaloni sono rifiniti in cotone intrecciato con fibre di Kevlar ® che forniscono resistenza eccezionale per un capo di questo tipo. Ci sono protezioni soft per migliorare ulteriormente il contenuto tecnico di questo indumento.

 

 

 






Articoli che potrebbero interessarti