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MotoGP, Iannone, a un passo dal paradiso

Terzo nel Mondiale con il sogno di vincere. Boscoscuro, Guidotti, Tardozzi e Suppo su Andrea

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Una pole position, due podi e il terzo posto in campionato, Andrea Iannone al suo primo anno da ufficiale non sta deludendo le aspettative. E’ il secondo migliore italiano in classifica, il primo pilota Ducati e soprattutto sta mostrando quella costanza che nel corso della carriere gli era mancata.

Dalla sua ha la giovane età - il 26 anni lo compirà ad agosto - e la voglia di arrivare. L’Italia in questo momento può puntare su di lui nel ruolo di giovane più promettente in MotoGP. Se son rose fioriranno, recita un detto, e nel paddock in molti scommettono su di lui.

Abbiamo chiesto a Luca Boscoscuro (per cui ha corso in Moto2), Francesco Guidotti (suo team manager in Pramac nell’esordio nella classe regina), Davide Tardozzi (manager Ducati) e Livio Suppo (team principal della rivale Honda) la loro opinione, ecco cosa ci hanno detto.

IL PASSATO REMOTO - Luca Boscoscuro conosce bene Andrea avendolo fatto debuttare in Moto2 con la sua Speed Up. “Sicuramente stiamo parlando di un pilota di grandissimo talento e di grandi qualità - il suo commento - Secondo me deve ancora sbloccarsi completamente e spero che lo faccia presto in modo da potere raccogliere tutto quello che le sue qualità gli possono permettere.

IL PASSATO RECENTE - Iannone ha anche lasciato un buon ricordo in Pramac, squadra che lo ha traghettato nella classe regina. “Per lui possiamo certamente parlare di una stagione positiva - dice Francesco Guidotti -, peccato solo per l’infortunio nel test al Mugello, un incidente che denota ancora una certa irruenza. Direi che Andrea deve smussare solo gli ultimi spigoli.

Il manager toscano è stato favorevolmente sorpreso dalla sua costanza: “non ha mai sbagliato durante il weekend di gara e ha sempre portato a casa il massimo in ogni occasione. E’ in una condizione tecnica migliore che in passato e questo gli permette di gestire un margine di errore, bisogna comunque riconoscergli che è migliorato sotto tantissimi aspetti. Cosa gli manca? Non certo velocità e intelligenza in gara, forse, ed è una mia ipotesi, deve solo mettere a posto gli ultimi dettagli nella preparazione e nell’allenamento. A certi per potere dare il massimo tutto deve essere perfetto. Dove potrà arrivare solo il futuro ce lo dirà”.

Valentino Rossi e Andrea IannoneIL PRESENTE - Davide Tardozzi ha incominciato a lavorare con Andrea solo in questa stagione, eppure dalle sue parole traspare già una grande intesa. “Siamo quasi a metà campionato ed è 3° nel Mondiale: questo per noi è motivo di orgoglio - afferma - Sta facendo quello ci auspicavamo, si è dimostrato maturato, ha capito che bisogna crescere passo dopo passo ed era quello che desideravamo. Andrea è un pilota molto esigente, vuole giustamente sempre di più, ma le sue velocità e consistenza ci soddisfano in pieno”.

Il manager individua punti di forza e piccoli difetti: “direi che il suo più grande pregio è la determinazione, quella che mette per perseguire i proprio obiettivi. Vuole vincere la sua prima gara e poi puntare al titolo, naturalmente, e ha capito che per arrivarci deve crescere costantemente. Il suo difetto sembra in contraddizione con quello che ho appena detto, ma a volte deve frenarsi perché vorrebbe arrivare troppo in fretta. Per il resto ha talento ed è potenzialmente vincente”.

IL RIVALE - Giusto anche sentire la campana degli avversari e Livio Suppo promuove Iannone . “Già in Moto2 aveva dimostrato di essere veloce, era uno dei pochi che riusciva a dare fastidio a Marquez e a volte lo ha anche battuto - ricorda - In questa stagione sta facendo vedere un’ottima crescita, non ha buttato via nulla nei GP. Per arrivare ai livello dei primi deve ancora crescere un po’, ora è tutto nelle sue mani. Ha una moto competitiva, è veloce e penso che possa giocarsi la vittoria nella giornata giusta.

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