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MotoGP, Iannone: speravo di essere più veloce

"Ma la GP15 non è in discussione". Dovizioso: "mi prendo le mie colpe e le sensazioni sono buone"

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Speravo di essere più davanti in qualifica e anche di avere un passo migliore”, Andrea Iannone non nasconde la sua delusione nonostante i passi avanti fatti ieri. Ha agguantato l’ultima casella della seconda fila, “ma se non mi fossi trovato davanti all’ultima curva Aleix Espargarò sarei potuto essere più veloce”, e la Ducati è progredita rispetto a ieri ma ancora non basta.

Per ora non sono contento, anche se c’è ancora tempo per migliorare - afferma il maniaco abruzzese - Tutto sommato la seconda fila è buona e ora è meglio concentrarsi sulla gara. La moto ha guadagnato stabilità ma fatico ancora nei cambi di direzione, arrivo sempre in ritardo. Se provo a spingere di più non riesco ad avere una perfetta fiducia nell’anteriore”.

La situazione è difficile ma non disastrosa.

Innanzitutto la spalla va meglio di ieri grazie al lavoro con il mio fisioterapista - sottolinea - Nelle FP3 inoltre sono andato bene, anche se le FP4 sono state più difficili e non capisco bene il motivo non avendo cambiato nulla sulla moto. Continuo a essere fermamente convinto che la GP15 sia competitiva.

I guai sono catalogati sotto la voce ‘problemi di gioventù’.

E’ normale che sia così, serve solo tempo per risolverli e non sono dei veri problemi - spiega - Bisogna migliorare in alcuni aspetti in cui soffriamo, il livello si è alzato e noi non siamo stati mai i più veloci, neppure a inizio stagione. L’obiettivo rimane quello di finire la gara nei primi 5, anche se è solo il risultato minimo”.

Andrea DoviziosoAnche Andrea Dovizioso ha di che rammaricarsi. Il 10° posto è il suo peggiore risultato in qualifica e come sua abitudine non cerca scuse.

Sono molto deluso, anche se il ritardo dalla pole non è grande - dice - Se guardo il mio ideal time sarei 6°, significa che non sono mai riuscito a essere veloce nei diversi settori come avrei potuto in un solo giro. Potevo fare meglio e su questa pista la posizione sullo schieramento è importante”.

Il forlivese però trova anche lati positivi.

A livello di sensazioni sono soddisfatto anche se non siamo ancora al livello dei migliori, non certo a quello di Yamaha e forse nemmeno di Honda - afferma - Non riesco a guidare ancora morbido come vorrei nella seconda parte della pista, anche se ho fatto progressi oggi”.

Il nuovo telaio, per ora, non è servito.

Permette solo maggiori regolazioni, ma non abbiamo tentato setup estremi qui. E’ normale che si trovi la strada da seguire man mano che si va avanti e la nuova ciclistica potrà esserci di aiuto in futuro”.

Iannone dice di non avere intenzione di usare la gomma più morbida e anche Dovi è d’accordo.

E’ possibile farlo, ma non ne vedo la ragione. In questa pista per essere veloci non serve grip al posteriore perché il tempo si fa nei curvoni veloci. Non spero nemmeno nel bagnato, in quelle condizioni è più facile sbagliare”.

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