Honda ha dovuto ammettere l’errore e fare un passo indietro per accontentare Marquez. Il telaio 2015 è tornato in magazzino e ne è uscito il 2014. Contemporaneamente Marc si è riportato nelle posizioni di testa e ha ritrovato il sorriso. Sembra che la via presa nell’inverno abbia portato a un vicolo cieco e le parole del piccolo diavolo non riescono a negarlo, “ci sono anche delle cose buone nella moto di quest’anno, come il forcellone e…” scoppia a ridere, non riuscendo a trovarne altre.
L’importante è che, alla fine dei conti, il campione abbia ritrovato la fiducia.
“Il telaio 2015 è molto preciso e ottimo nel giro secco, ma non per la gara - spiega - Con il vecchio posso gestire meglio l’entrata di curva e reagire in caso di errore, cambiando linea anche una volta impostata. Questa mattina sono caduto, ma è stata colpa mia e delle gomme fredde, ho chiesto scusa alla squadra”.
Resta da capire perché ci sono volute 7 gare per accorgersene.
“A Valencia mi ero accorto che il nuovo telaio non andava meglio, ma a Sepang era stato l’opposto. Questo ci ha fatto fare un po’ di confusione - racconta - Non avendo avuto il tempo per fare test, non siamo stati in grado di chiarirci le idee velocemente. La vedo positivamente, è tutta esperienza e sia la squadra che la Honda mi hanno dato fiducia”.
La decisione su quale ciclistica usare è ora presa.
“A Barcellona avevo avuto sensazioni positive e qui le ho confermate, anche i dati dicono le stesse cose - dice - Oggi ho avuto una velocità simile a quella della Yamaha e se ho commesso qualche errore non mi preoccupo. Facevo così anche lo scorso anno al primo giorno e poi in gara ero al 100%”.
Dani Pedrosa invece sta seguendo un'altra strada, usando il telaio 2015 anche se diverso da quello che utilizzava Marquez. Questo non sembra fermarlo, considerando che oggi è stato il più veloce con un passo da riferimento, insieme a Valentino.
“E’ bello iniziare così, le condizioni erano buone e ho cercato di sfruttare al massimo questi due turni - le sue parole - Ho fatto molte prove, sia di setting che di gomme e ho anche montato i nuovi scarichi. Non ho trovato una grande differenza da quello che usavo in precedenza, ammorbidisce leggermente l’erogazione, ma piace più a Marquez che a me”.
Per domani l’obiettivo è sistemare gli ultimi particolari.
“Perché i problemi non sono spariti e dobbiamo trovare maggiore grip, sia in entrata che in uscita di curva - sottolinea Dani - Però partiamo da una buona base, sembriamo più vicini alle Yamaha anche se è solo il primo giorno. Certamente questo risultato mi aiuta a recuperare fiducia dopo tante difficoltà”.