Il ritorno di Max Biaggi ha dato una scossa all’ambiente della SBK e anche all’interno del box Aprilia. Il responsabile del racing Albesiano aveva storto il naso per il 5° posto di Haslam in Gara 1 a Misano, ma Leon è riuscito a salire sul podio nella seconda. Il Corsaro ha sortito il suo effetto.
“Sapevo che Max Biaggi sarebbe stato un buon metro di paragone per valutare il mio impegno - dice il britannico - Non l’ho mai visto così affamato ma batterlo non era per me un imperativo. Se fosse successo, avrei capito di dovere migliorare il mio lavoro. Inoltre è confortante averlo trovato così competitivo, vuol dire che ho ancora 12 anni per essere veloce e magari chiederò a mio padre se ha voglia di rimettersi la tuta”, scherza tirando in ballo ‘Rocket’ Ron, ex pilota della 500.
Leon è riuscito a sistemare i problemi per la seconda manche.
“In Gara 2 abbiamo fatto un grosso step in avanti, soprattutto grazie alla temperatura più alta, con cui la mia Aprilia RSV4 RF si comporta davvero bene - spiega - Peccato per le prime fasi, eravamo tutti molto vicini e nel traffico ho perso qualche metro prezioso. In Gara 1 invece ho commesso qualche sbavatura, l’aderenza non era il massimo e mentre mi sentivo veloce in buona parte della pista, perdevo terreno in alcuni punti. Tra le due opzioni di gomma posteriore abbiamo scelto quella che ci dava più fiducia, anche se la seconda, utilizzata da qualche avversario, ha dimostrato di funzionare bene nelle condizioni di stamattina”
Il suo bilancio è positivo.
“Considerando tutto sono soddisfatto dei due risultati, il podio davanti al pubblico italiano fa sempre un bell'effetto - afferma - Siamo riusciti a crescere costantemente, in tutto il weekend, andando a migliorare proprio i punti critici del nostro pacchetto. In gare più calde come la Malesia e gli USA potremo fare bene”.
Non può gioire invece Jordi Torres, a terra nella prima manche e dietro al vecchietto Biaggi nella seconda. Lo spagnolo non sembra riuscire a ingranare in SBK.
“In Gara 1 ho commesso un piccolo errore e purtroppo sono caduto; nella seconda manche invece ho imparato e non ne ho commessi - la sua analisi - Sono partito bene e volevo stare con quelli davanti, ma sono rimasto attardato da una strana vibrazione trasmessa dalla ruota anteriore solo nella massima piega sulle curve a sinistra che non mi ha permesso di guidare come avrei voluto sfruttando la qualità principale della mia guida che è la percorrenza di curva. In ogni modo credo sia stato per me un weekend positivo, nel quale abbiamo fatto un buon passo avanti per stare con i primi per tutta la gara”.