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Honda, la crisi in MotoGP minaccia la SBK

Lo sponsor vuole smettere, Ten Kate proseguire. Decisivo il supporto dal Giappone

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Pata farà da main sponsor al GP della Superbike a Misano, ma l’accordo che lega l'azienda ad Honda ed al team Ten Kate scricchiola, per usare un eufemismo. A Portimão sono state portate novità tecniche – ciclistica ed elettronica – non hanno però coinciso con l’estrazione del proverbiale coniglio dal cilindro e, con un contratto da rinnovare entro luglio, gli “exit-poll” indicano un rapporto in via di conclusione.

“La settimana dopo Misano dovremmo sapere qualcosa di più definitivo, ma siamo poco ottimisti”, ha fatto sapere una fonte interna alla squadra.

Nonostante le cifre di sponsorizzazione non siano particolarmente onerose, soprattutto se confrontati ai vantaggi e garanzie offerte, il rischio è quello che si crei un effetto domino sulla squadra ed il Costruttore. La chiusura del programma SBK di Honda – una goccia nel mare a livelli di budget, rispetto alla MotoGP – resta un’eventualità remota, anche perché la maggior parte dei fondi arrivano dalla casa madre giapponese e dalla sua costola europea, ma è pur sempre una possibilità. Anche perché la scorsa settimana a Barcellona, in occasione della presentazione della RC213V-S, è stato ribadito che una supersportiva omologabile in SBK non vedrà la luce in tempi brevi.

In questo senso, la crisi di risultati che la Casa di Tokyo sta vivendo in MotoGP potrebbe essere un’aggravante, dal momento che sempre maggiori risorse sono investite per riportare Marquez & co. ai piani alti. D’altro canto, la prosecuzione del progetto SBK e del rapporto con Ten Kate – che vende prodotti da corsa per modelli Honda in tutta Europa ed è il principale concessionario della Casa in Olanda – è nell’interesse di tutti. Un eventuale passaggio di Ten Kate a marchi concorrenti sarebbe possibile solo in caso di ritiro da parte di Honda dalla SBK, e comporterebbe un’onerosa ricostruzione di tutta la rete commerciale del “dealer” olandese.

Bisogna infine considerare il contratto tra Honda e Michael Vd Mark, astro nascente delle derivate di serie: un impegno pluriennale con una penale di circa un milione di euro, che lo stesso Carlo Fiorani (responsabile racing di Honda Europa) si è detto disposto a sciogliere soltanto in caso di un offerta da parte di un team legato ad Honda in MotoGP. Destini incrociati, che soltanto l'"Ala Dorata" di Tokyo può decidere.

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