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MotoGP, Iannone: più difficile del previsto

"Contento per gestione della gara". Dovizioso: "un mio errore, ma vincere è ancora possibile"


Barcellona si è rivelata una gatta da pelare per la Ducati e solo Iannone è riuscito a parare i danni, mentre Dovizioso ha concluso la sua gara con una caduta. La GP15 esce leggermente ridimensionata dal round catalano, anche se ha tutte le attenuanti del caso trattandosi di una moto ancora acerba. I dati raccolti saranno sicuramente preziosi per gli uomini di Borgo Panigale, impegnati a migliorare il progetto.

Sono contento del risultato, ma non mi aspettavo di fare così tanta fatica - dice Iannone - Abbiamo sempre sofferto per la mancanza di grip e mi è mancato quella fiducia a cui ero abituato. Non è facile adattarsi quando arrivi da una gara come quella del Mugello. Questa è una pista particolare per l’aderenza e noi abbiamo sofferto più degli altri, è un’indicazione importante”.

Andrea ha comunque lottato.

“Non sono partito bene, è un altro punto su cui migliorare ma non possiamo sistemare tutto contemporaneamente - spiega - Poi sono riuscito a mantenere un ritmo costante anche se non velocissimo. Era importante non fare errori e ci sono riuscito, sono contento di come ho gestito la gara più che del risultato”.

Ora si trova in terza posizione del Mondiale.

Non voglio pensarmi nel ruolo dell’inseguitore delle Yamaha con il rischio di strafare per ottenere risultati che vanno oltre alle nostre potenzialità. In questa stagione mi ero promesso di crescere e raccogliere sempre il massimo, fino a ora ci sono riuscito”.

Andrea DoviziosoDovizioso, invece, rimugina sul suo errore. Dopo il KO tecnico del Mugello aveva fame di riscossa, ma le cose sono andate diversamente.

Sono contento di come abbiamo lavorato - sottolinea - In gara ho commesso un errore: quando Valentino mi ha superato ho subito capito che non avrei potuto tenere il suo passo. Però volevo capire in quali punti sarei potuto essere più veloce. Sono entrato alla curva 4 troppo veloce e troppo piegato, quando ho aperto il gas il traction control era al limite, non poteva salvarmi e sono finito a terra”.

Addio sogni di gloria.

Due zeri consecutivi sono pesanti, un podio sarebbe stato importante - riflette - E’ stata colpa mia, ma abbiamo avuto la conferma che dobbiamo continuare a sviluppare la moto. Non mi abbatto, la soddisfazione per quanto fatto resta e non dimentico le difficoltà del passato. La terza posizione in campionato ce la possiamo giocare, ma le Yamaha sono distanti, non tanto per i punti quanto per come si comportano in gara. Questo non significa che una vittoria sia impossibile anche se non deve diventare un ossessione, il gap non è grande, bisogna mettere solo a posto tutti i particolari.

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