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MotoGP, Espargarò e Viñales, come Schwantz e Barros

Aleix: "ho fatto un giro da pazzo". Maverick: "incredibile essere davanti a Rossi e Lorenzo"

MotoGP: Espargarò e Viñales, come Schwantz e Barros

Incominciamo con un po’ di storia. Una Suzuki non partiva dalla pole position dal 2007 ad Assen con Vermeulen, l’ultima doppietta in qualifica fu invece a Jerez con Schwantz e Barros, il texano vinse poi la gara mentre il brasiliano cadde. “Allora faccio io Kevin, sono il più alto” ha scherzato Aleix Espargarò e Maverick Viñales gli ha subito ribattuto: “sì, ma io sono più matto”. I due spagnoli non possono che essere felici dopo il risultato in qualifica, per di più nel GP di casa.

E’ una sensazione incredibile, mi sono sempre divertito su questo circuito ma in questi giorni mi sentivo benissimo - esclama Aleix - Lavoro da pochi mesi con questa squadra ed è qualcosa di grande fare già una doppietta. Nel giro buono ho spinto come un vero passo, bloccavo le ruote in frenata e aprivo il gas senza pensare, un aiuto è arrivato anche dalla gomma morbida.

Il primo passo è fatto, domani ci sarà quello più importante.

L’avevo già detto ieri, la pole è bellissima ma la cosa più importante è la gara - ricorda - Incrocio le dita per il sole. Nell’ultimo turno di libere ho tenuto un buon passo, Marquez e Lorenzo sono stati più veloci ma avevamo comunque un ritmo simile. Mi è capitato di seguire Marc, ha un gran passo, è strano non vederlo in prima fila. Mi aspetto una gara difficile e il lungo rettilineo dopo la partenza non aiuterà, ma cercherò di seguirli, potrei imparare molto”.

Il nuovo motore, poi darà una mano in rettilineo.

Come velocità massima Honda e Ducati sono ancora lontane, ma la Yamaha è vicina - afferma - La cosa più importante è che ora la moto si guida meglio perché gli ingegneri sono riusciti ad aumentare i cavalli e contemporaneamente a rendere più fluida l’erogazione. E’ fantastico”.

Se la pole di Espargarò è una sorpresa, ancora maggiore è vedere Viñales alle sue spalle. Maverick è un debuttante, ma è riuscito a prendere confidenza con la MotoGP in brevissimo tempo.

“Sono vicinissimo ad Aleix, è il risultato del grande lavoro che abbiamo fatto - dice - Ho spinto forte in qualifica ma so anche di avere un buon passo per la gara. Mi piacerebbe lottare con i primi, mi permetterebbe di imparare molto”.

Potrebbe riuscirci, almeno nella prima parte di gara.

Ci siamo impegnati molto e continueremo a farlo. Con la gomma media sono costante, ma bisogna vedere cosa succederà. Sicuramente ho bisogno di fare esperienza. Alla vittoria non ci penso, Lorenzo è troppo forte ma se avrò un’opportunità di lottare con lui sicuramente la sfrutterò”.

E dire che fino a pochi mesi fa era in Moto2.

Rossi è il mio idolo e tifavo anche per Lorenzo e Pedrosa, è incredibile leggere il mio nome davanti al loro”, conclude sorridendo.

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