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MotoGP, Mugello: la mattina è di Lorenzo

WARM UP - Caduta senza conseguenze per Dovizioso. Ancora attardato Marquez

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E' domenica mattina sul circuito del Mugello. Il giorno della gara, della resa dei conti dopo due giorni di prove e assetti ricercati. La mattina della domenica è quella degli affinamenti, della ricerca più della sensazione che degli ultimissimi affinamenti.

E di sensazioni positive, evidentemente, Jorge Lorenzo ne deve avere. Il maiorchino non è riuscito a conquistare la pole position ieri, è vero, ma aveva quel sorriso di chi sa che oggi potrebbe fare la differenza. Prima posizione anche nel warm up con un crono di 1'47.461, a precedere di soli 71 millesimi Andrea Iannone con l'unica Ducati ufficiale che ha compiuto un giro cronometrato.

Già perchè Andrea Dovizioso è stato sfortunato protagonista di una caduta all'ingresso delle Biondetti proprio nel suo giro di lancio. Gomma probabilmente fredda, anteriore che chiude e moto sulla ghiaia. Fortunatamente per il forlivese si è trattato solo di una scivolata visto che la moto caduta era l'esemplare 1, dotato del nuovo propulsore.

Tornando alla classifica, tiene alti i vessilli della Honda Daniel Pedrosa, che chiude in terza posizione a 162 millesimi dalla vetta, a precedere Valentino Rossi che chiude in 1'47.751. Ancora invece in ritardo Marc Marquez, che chiude in nona posizione, ma con un crono di 1'48.038. Il campione del mondo, inutile negarlo, sta vivendo un fine settimana difficile come riferito dallo stesso su twitter.

Quinta posizione per Bradley Smith (+0.292), davanti a Pol Espargaro a 3 decimi esatti, Cal Crutchlow, settimo a 384 millesimi, ma autore anche di una scivolata. Continua il suo percorso di crescita Maverick Vinales, ottavo con la migliore delle Suzuki ed un crono di 1'47.894. Detto di Marc Marquez, ecco in decima posizione Scott Redding davanti a Danilo Petrucci. 14esimo Michele Pirro, davanti a Yonny Hernandez.

Analizzando i passi di gara, Jorge Lorenzo è riuscito a girare costantemente su un passo più o meno dell'1'47.6. Il maiorchino ha completato dieci giri su un unico run con solo un paio di passaggi ben più lenti. Il Pole-sitter Andrea Iannone ha invece compiuto otto giri su due run. L'italiano avrebbe anche un potenziale passo migliore a vedere i cronologici, ma la discriminante è data dai pochi giri tirati fatti (anche per le condizioni della spalla), disposti oltretutto su due distinte uscite. 1'47.9, 47'8 poi due giri sull'1'47.5 ed infine uno di un decimo peggio. Insomma Iannone, al netto dei suoi problemi fisici e della durata, è da tenere d'occhio. Più eterogeneo il ritmo di Pedrosa che, solo due volte è sceso sotto l'1'48, cosi come Valentino Rossi che ha tenuto un passo sull'1'48 basso. Problemi ancora per Marquez infine. Quattro giri completi cronometrati, sull'1'48.0-1.

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