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MotoGP, Rossi: il più grande problema è Lorenzo

"Ci sono anch'io e prendo energia dai tifosi". Lorenzo: "posso vincere e devo dimostrarlo"


A volte ci sono dei numeri ricorrenti, che ti si attaccano addosso e si ripresentano a ogni occasione. Ultimamente per Valentino Rossi è l’8, la casella da cui è partito in occasione delle ultime sue tre vittorie. La stessa da cui scatterà domani al Mugello, “anche se avrei preferito andare contro la Cabala, sarebbe stata una partenza più semplice” scherza il Dottore.

Qual è il bilancio della giornata?

Sono abbastanza soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto e mi sento più positivo rispetto a ieri, quando non sentivo l’anteriore. Oggi siamo riusciti a migliorare a ogni uscita, ora non riesco solo a essere più veloce ma anche più costante. Peccato per la terza fila, non era di certo il mio obiettivo ed è stata colpa mia: non ho fatto il massimo, considerando anche che Lorenzo è stato più rapido di me di 3 decimi”.

Non è una novità.

No, il giro secco non è mai stato un mio punto forte e questa formula non mi esalta. So che devo migliorare ma, ripeto, sono stato solo 3 decimi più lento di Jorge, è anche questione di concentrazione”.

Le Ducati partiranno entrambe in prima fila, è un grosso problema?

Mi sembra chiaro che la gomma più soffice qui vada molto bene e lo dimostrano anche le prestazioni delle Suzuki. Jorge ha sicuramente la possibilità di battere le Ducati, ma anche io, nonostante il suo passo sia migliore del mio al momento. Le prime curve saranno fondamentali e poi bisognerà capire quale vantaggio avranno le Desmosedici in rettilineo”.

Iannone parte dalla pole.

Gli faccio le mie congratulazioni, quest’anno sta andando molto forte ed è stato intelligente a stare dietro a Lorenzo. In ottica gara però bisognerà capire quanto gli darà un limite la spalla infortunata”.

Marquez invece scatterà molto indietro.

Il suo è stato solo un errore di valutazione. Bisogna prestargli attenzione perché ha un bel passo, anche con gomme usate”.

Quindi chi è il riferimento?

Il più grande problema è Lorenzo, è senza dubbio il pilota con il passo migliore insieme a Dovizioso. Poi in gara, come sempre, ci potranno essere tante incognite che potranno cambiare la situazione”.

Il tifo giocherà dalla tua parte?

Ho fatto il casco speciale con una superficie riflettente proprio per fare specchiare i tifosi e raccogliere la loro energia. Bisognerà fare una bella gara anche in loro onore, il Mugello è un posto in cui il tifo si vede tutt’intorno sulle colline”.

Jorge LorenzoJorge Lorenzo, invece, sembra di non avere bisogno di aiuti esterni. Ha trovato già in se stesso tutto quello che gli serviva e al Mugello potrebbe trasformare la doppietta di vittoria in una tripletta. Almeno è quello che temono tutti gli avversari.

“Sono contento, questa mattina non mi sarei mai aspettato di girare in 1’46”6 nelle FP3, invece quando ho montato la gomma morbida tutto è andato bene”.

Ieri hai detto che avresti voluto migliorare il tuo passo di mezzo secondo, ci sei riuscito?

Non completamente, ma sono di 3 o 4 decimi più veloce e sono andato nella direzione giusta. In qualifica ho fatto un bel giro, non perfetto ma quasi. Riavere Forcada nel box ha fatto la differenza, siamo riusciti a lavorare sui dettagli e ora posso guidare come voglio. Dedico questa prima fila a Ramon”.

La velocità massima delle Ducati ti preoccupa in ottica gara?

Mi piacerebbe essere al loro livello, abbiamo trovato qualcosa di meglio in questo senso ma servirà per il futuro. Dovrò gestire la situazione, se guiderò bene avrò chiare possibilità di vittoria, ma non servono le parole, bisognerà dimostrarlo con i fatti.

Marquez parte arretrato.

Ma non possiamo dimenticarci di lui, è stato solo sfortunato”.

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