Tu sei qui

Polini Oro: sulla Vespa di Re Mida

Una Special 50 con motore da 130 cc e ricoperta da 500 fogli d'oro. Un sogno senza tempo

Moto - Test: Polini Oro: sulla Vespa di Re Mida

Share


Percorriamo qualche metro sul pavè umido dalla recente pioggia mentre ci specchiamo sulle vetrine dei negozi. I ragazzi all’uscita della scuola prendono i cellulari per farci una foto, le persone più anziane si voltano appena sentono il ronzio della nostra moto e tanti passanti ci guardano ammirati.

Cosa stiamo guidando? L’ultima supersportiva da 200 e rotti cavalli con l’assetto preparato dai ragazzi del box di Rossi? No. Una maxi enduro con l’equipaggiamento sufficiente per andare in Africa e tornare indietro senza fare benzina e sporcarsi con un granello di polvere? Nemmeno. Una custom di un geniale preparatore con tanto cromo da far brillare una cittadina? Non ci siamo.

UN SOGNO PER SCEICCHI - Siamo su una Vespa, e detto così si potrebbe rimanere delusi. Però è una Vespa del tutto particolare, ricoperta da circa 500 fogli d’oro a 23 carati della grandezza di poco maggiore a quella di un post-it. Ci aggiriamo nel centro storico di Alzano Lombardo, sede della Polini, ed è a Saimon Polini (figlio di uno dei tre fratelli fondatori dell’azienda che è venuta l’idea.

Mi avevano regalato un paio di occhiali e all’interno della montatura c’erano delle schegge d’oro, è stato quello lo spunto - racconta - Per l’Eicma volevo un prodotto da esporre che attirasse anche il pubblico non specializzato e l’abbiamo realizzata”.

La base di partenza è stata un Special 50, a cui sono state aggiunte parti della Primavera 125 e cambiata tutta la meccanica. Sotto la sella c’è il meglio delle preparazioni Polini: gruppo termico da 130 cc, impianto di scarico completo, albero motore anticipato, carburatore da 24 mm, frizione racing a doppia molla e chi più ne ha più ne metta.

Il difficile è stata portarla in carrozzeria per stendere il trasparente - continua Saimon - I fogli d’oro sono delicatissimi, abbiamo inventato una struttura di legno per non toccarla”.

Il successo uno volta esposta è stato incredibile e dal Qatar è arrivata anche una telefonata per acquistarla. Il prezzo? 43mila euro, per mettersi in garage un sogno. Ad Alzano Lombardo comunque non hanno problemi, perché sono pronti a fare il trattamento dorato su qualsiasi Vespa vogliate portare loro.

La Polini Vespa OroSI GUIDA E SI RIDE - Può sembrare strano avere un certo timore reverenziale per salire su una Vespa, ma le raccomandazioni sono iniziate dalla prima telefonata: “non fatele toccare terra”. Sono continuate nei giorni e anche i dipendenti attorno alla macchinetta del caffè ce le hanno ripetute.

Allora incominciamo col dire che da ferma, con un raggio di sole che batte sulla carrozzeria, è splendida. Altro che iPhone ricoperti d’oro, la Vespa ha molta più classe di qualsiasi diavoleria tecnologica. La linea è inconfondibile e il lavoro è stato fatto in maniera accuratissima.

Una pedata alla leva di accensione il motore si anima e il rumore del due tempi ha sempre il suo fascino. Si stringe la leva della frizione, si ruota il polso per fare entrare la prima (ricordate? il cambio è al manubrio) e si parte.

Cosa volete che vi diciamo? La Vespa ha pregi e difetti - con gli occhi di chi è abituato ai moderni scooter i secondi superano i primi - ma basta qualche metro e in volto si stampa un sorriso idiota mentre ci si inerpica verso la chiesa lasciando una nuvola azzurrina alle spalle. Chissenefrega di tutto il resto, mentre il motore spinge - tanto - e la Vespa è così leggera da sembrare impalpabile.

La Polini Vespa OroNON SOLO ORO - La Vespa Oro è il biglietto da visita di un’azienda che dà lavoro a una settantina di dipendenti. Uno stabilimento di due piani per un totale di quasi 9mila metri quadrati che produce qualcosa come 5mila prodotti diversi, dai rulli del variatore ai gruppi termici completi. Ci sono i banchi prova per i propulsori progettati in casa (e su di uno abbiamo visto un motore per Zip da 100 cc he raggiunge i 36 CV!), il reparto corse e un magazzino che si trasforma a seconda delle esigenze del mercato.

Polini è sinonimo di marmitte e motori preparati (ora anche di carburatori) e ora che i gusti dei giovani stanno cambiando, ha saputo guardare avanti. Come mercato il futuro è il Sud-est asiatico, dove ha già importatori e il Made in Italy spopola. Inoltre l’azienda bergamasca sta entrando anche in altri campi e realizza apprezzati motori che vengono usati su paramotori e ultraleggeri. Il tutto mantenendo una dimensione famigliare.

A fine giornata lasciamo l’azienda e la Vespa dorata ci guarda al riparo dalla pioggia. Con il suo faro tondo, il suo manubrio stretto e le sue forme che in tanti hanno cercato di imitare senza riuscirci. La carrozzeria brilla. Ai tempi di Re Mida ancora non esisteva, per fortuna qualcuno ha pensato di rimediare.

GUARDA LA GALLERY

Per guidare questo gioiello a due ruote abbiamo usato i seguenti capi Dainese e AGV.

AGV RP-60

L’RP60 rappresenta la proposta AGV dedicata allo stile retrò, riprendendo dalla propria tradizione quello stile inconfondibile che i suoi piloti (primo fra tutti Renzo Pasolini) hanno portato in pista nel passato. La calotta in fibra di vetro ACF (Advanced Composite Fiber) garantisce sicurezza e leggerezza. Il peso del casco è di appena 960 g (+/- 50 g nella taglia M - versione ECE 2205) e consente di limitare l’affaticamento e le sollecitazioni di collo e spalle, tipiche dell’utilizzo della moto.

Gli interni, removibili e lavabili, sono in Dry-Comfort con trattamento igienizzante che evita la formazione di batteri e previene le allergie. La dotazione di serie dell’RP60 include gli occhialoni da moto in puro stile retrò (solo nella versione ECE 2205) ed il tettuccio fumé trasparente. Il sistema di ritenzione ha la chiusura DD con doppio anello.

Stripes Evo

Dall’introduzione di nuove soluzioni tecniche, si rinnova uno dei best seller di Dainese, dando vita a Stripes Evo. Questo capo sprigiona un fascino ed uno stile inimitabile, mantenendo quei segni distintivi che l’hanno sempre contraddistinta: la pelle bovina trattata con resine e olii, per conferirle un look vintage, un taglio asciutto e moderatamente sportivo, i dettagli in pelle bovina crosta.

La versatilità di questa giacca è ancora migliorata, aggiungendo alla fodera termica removibile anche una nuova costruzione delle prese d’aria sul petto, in grado di mantenere un’apertura ottimale durante la marcia. Disponibile anche in versione estiva, con pelle con foratura piazzata, Stripes Evo è dotata di protettori compositi removibili e connessione con pantalone tramite zip.

Double Down

Ventilazione e comfort di marcia anche quando la temperatura sale, sono il concetto che ha portato allo sviluppo di questo guanto estivo dotato di tessuto mesh traforato sul dorso e sull’interno delle dita, per consentire al flusso d’aria di lambire le mani. Dotato di inserti in pelle di capra su nocche e dita, palmo rinforzato e regolazione dell’ampiezza del polso, Double Down si caratterizza da per un’ergonomia eccellente ed un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Street Biker D-WP

La Street Biker D-WP® è pensata per essere una scarpa giovane e alla moda impreziosita da dettagli tecnici che la rendono certificata CE – Cat II e perfetta per sfrecciare nel traffico cittadino. La realizzazione della tomaia in pelle bovina scamosciata con inserti in tessuto ad alta tenacità garantisce il miglior mix di fashion e resistenza. E’ dotata di paramalleoli in nylon e inserti rifrangenti che ne aumentano la sicurezza attiva e passiva. Il comfort di guida e la versatilità sono affidati agli interni in membrana D-WP® impermeabile e traspirante.

__

Articoli che potrebbero interessarti