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MotoGP, Vantaggi Ducati addio? Ci pensa Dorna

Al vaglio la proposta di togliere le concessioni se un pilota finisce il Mondiale nei primi tre posti


E’ da qualche settimana che la lotta tra Honda e Ducati non si decide solo in pista ma anche al tavolo della MSMA (l’associazione di cui fanno parte i costruttori della MotoGP). La preoccupazione della Casa di Tokyo è che l’italiana possa non vincere nemmeno un Gran Premio sull’asciutto in questa stagione e quindi che, nonostante i tanti podi, possa mantenere i vantaggi regolamentari anche nel 2016.

Bonus che - ricordiamo - il prossimo anno consisterebbe in due motori in più (9 contro 7), nella possibilità di sviluppo dei propulsori e nei test liberi con i piloti ufficiali. Livio Suppo, team principal di HRC, ha ribadito la sua posizione recentemente sulla nostra GPOneCar (QUI trovate il video): “basta introdurre il sistema a punti già approvato per il prossimo anno in questa stagione e tutto sarebbe risolto”. Con questo metodo, infatti, non contano solo le vittorie e anche i piazzamenti sul podio e secondo questi calcoli Ducati nel 2016 dovrebbe partire con gli stessi limiti di Honda e Yamaha.

Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Borgo Panigale, aveva spiegato la sua posizione in una nostra intervista: “è una questione di principio, il regolamento è stato accettato da tutti”.

Il braccio di ferro sta continuando e Dorna sta lavorando a una nuova norma studiata ad hoc. “Potremo anche togliere i vantaggi a Ducati nel 2016 con una regola che dica che perderanno le concessioni se uno dei loro piloti finirà in una delle tre prime posizioni il campionato”, ha rivelato un portavoce dell’organizzazione a Speedweek.

Un cambio di regole in corsa sembra un ipotesi più vicina e quando i giapponesi fanno la voce grossa sembra che Dorna sia molto sensibile alle sue richieste. Anche perché non essendoci unanimità in MSMA, la decisione sui regolamenti sportivi spetta alla GP Commission ed è l’organizzatore ad avere il coltello dalla parte del manico.

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