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MotoGP, WUP: Marquez prova la grande fuga

Le Mans: ritmo impressionante dello spagnolo, che stacca Lorenzo, Iannone e Dovi. Rossi ancora 7º


Se a Marc Marquez, che ieri ha strappato con orgoglio e coraggio la pole position (la sua terza stagionale) ad Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo, restavano dei dubbi per quanto riguarda il passo di gara, sono stati spazzati via come le nuvole nel cielo sopra Le Mans, ora sereno ma sempre freddo (13 gradi sull’asfalto). Il campione in carica ha inanellato 8 giri con un ritmo di 1’33 e mezzo ed un miglior giro da 1’33.195. Quanto basta per incrinare le certezze degli inseguitori e mischiare ulteriormente le carte.

Lorenzo, che fino a ieri aveva il passo migliore, ha chiuso a +0.272 con un solo passaggio sotto 1’33.5, ed un passo di circa tre decimi più lento del connazionale, che non ha caso ha anche siglato i migliori intertempi in ogni settore, facendo la differenza soprattutto al T1 e T2.

Dietro a Lorenzo ci sono le Ducati ufficiali di Iannone (+0.421 con l’incognita della tenuta della spalla sulla distanza di gara) e Dovizioso (+0.441), mentre Smith si è proposto come potenziale outsider, girando costantemente in 1’33 alto e chiudendo con il quinto tempo a +0.486.

Oltre il mezzo secondo di ritardo Pedrosa e Rossi, rispettivamente sesto (+0.660) e settimo (+0.664). Il Dottore, autore di dieci giri consecutivi con una media di 1’34 basso, accusa la maggior parte del distacco nel T2 e T3 e chiude il gruppo degli inseguitori. Più attardati Viñales, Redding, Espargaró, Crutchlow ed Hernandez. Per quanto riguarda la scelta degli pneumatici, è previsto che la maggior parte dei piloti si avvalga della posteriore morbida (banda bianca).

LA CRONACA – Partenza cauta dei piloti, che preferiscono prendere gradualmente fiducia con l’asfalto freddo (10 gradi). Smith è particolarmente spavaldo ed è il primo a scendere sotto 1’34 con un 1’33.841, con Rossi e Crutchlow alle spalle staccati di mezzo secondo. Marquez e Lorenzo inizialmente girano in 1’34 basso, mentre Pedrosa, Iannone, Viñales e Dovizioso sono un paio di decimi più lenti. In difficoltà A. Espargaró, molto dolorante al polso dopo la caduta di ieri.

A dieci minuti dal termine, Marquez e Lorenzo rispondono con due passaggi in 1’33 basso, portandosi in cima alla classifica provvisoria davanti a Smith. Nel braccio di ferro, il campione in carica replica il tempo quasi al millesimo, mostrando un passo invidiabile. Lorenzo non riesce a restargli agganciato, mentre le Ducati ufficiali di Dovizioso e Iannone, pur staccate di un secondo, chiudono la Top 5. Rossi migliora leggermente, ma il suo ritmo è di 1’34 netto, ancora lontano da quello di Marquez, che nel peggiore dei casi gira in 1’33 e mezzo.

Il turno si chiude con Marquez che continua a martellare giri in 1'33 medio, senza nessuno in grado di insidiarlo. Lorenzo scuote la testa rientrando ai box e si deve accontentare del secondo posto, con le Ducati di Iannone e Dovizioso alle spalle, staccate di quattro decimi. Quinto Smith, che si candida ad un ruolo da potenziale protagonista con un ritmo di tutto rispetto (1'33 alto) davanti a Pedrosa e Rossi, che dovrebbe estrarre il proverbiale coniglio dal cilindro insieme alla squadra in vista della gara. Non sarebbe comunque la prima volta...


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