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SBK, Imola: Giugliano si prende la vetta

FP3 - il romano si mette dietro la coppia Kawasaki Rea-Sykes. Quarta posizione per Davies

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Per un romano le puntarelle sono una prelibatezza povera. Uno di quei piatti che le nostre nonne ci hanno preparato con pochi ingredienti, semplici ed efficaci. L'insalata sfilettata, con olio, le alici, ma anche l'aglio.

Un piatto tipico della capitale, della tradizione, ma un pò pesanti da digerire sullo stomaco. Una pesantezza che Davide Giugliano ha voluto stigmatizzare cosi nel raccontare la sua attesa dopo l'incidente di Phillip Island.

Perchè Giugliano è cosi: scherzoso, alla mano, romano fuori dalla pista, quanto deciso, meticoloso, focalizzato una volta sceso in pista. Ieri raccontava di aver esorcizzato i propri demoni.

Oggi il portacolori Ducati ha stabilito il miglior tempo in questa terza sessione di prove libere, guidando sempre alla sua maniera. Anzi, a fine turno, durante la consultazione tecnica con i propri tecnici e quelli di Pirelli, raccontava meticolosamente come avesse dei problemi ancora nell'ultima fase di frenata.

Voleva la moto più piantata in terra con entrambe le gomme, per poter lasciare prima i freni e farla scorrere meglio, senza entrare in curva pinzato. Ciò nonostante, dopo mesi di assenza, con solo tre turni alle spalle, il portacolori Ducati chiude in testa con il tempo di 1'47.116. Il romano si mette dietro Johnny Rea (+0.228) e Tom Sykes (+0.253).

Per Rea, anche una piccola disavventura negli ultimi istanti, quando si è staccato il supporto per una telecamerina sulla moto, costringendolo a fermarsi temporaneamente alla Villeneuve. Quarta piazza per Chaz Davies che ai box, accusava gli stessi problemi di Giugliano. Il Gallese, staccato di 570 millesimi, parlava di problemi in staccata al posteriore, non sentendolo bene.

Non a caso i tecnici del team Aruba hanno lavorato anche sulle geometrie. Quinta piazza per Haslam . Il portacolori Aprilia chiude in 1'47.842, con un ritardo di sette decimi, davanti al nostro Ayrton Badovini, ottimo sesto con la BMW del team Motorrad Italia.

Per Ayrton (nome più azzeccato qui risulta difficile), una seconda fila provvisoria in vista della Superpole, a precedere Jordi Torres, molto bravo a risalire la china in un circuito completamente nuovo per lui e non facile da memorizzare. Lo spagnolo contiene il distacco a 997 millesimi dalla vetta. Ottava piazza per Leandro Mercado, davanti a Salom e Lowes che chiude la top ten. Il portacolori Suzuki si prende 1.544 secondi dalla vetta.

Undicesima piazza per Van der Mark davanti a Michel Fabrizio e Matteo Baiocco. Quattordicesimo Leon Camier con la MV Agusta che precede il campione del mondo Guintoli. 17esimo Canepa all'esordio sulla Kawasaki del team Grillini

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