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MotoGP, Iannone: posso lottare per la vittoria

"Mi sento più tanquillo rispetto agli altri GP. Se guardo il passo, dopo Lorenzo ci sono io"

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C’è un sorriso furbo stampato sulla faccia di Andrea Iannone dopo la seconda prima fila consecutiva. Deriva dalla sicurezza di essere competitivo non solo sul giro secco, ma anche in configurazione di gara. La scelta per la gomma è univoca e la Ducati domani potrà lottare ad armi pari con gli avversari su una pista accolta con preoccupazione alla vigilia dai piloti. “Sono felice del mio terzo posto, fare la pole con un Lorenzo in questa forma era molto difficile. Ho spinto al massimo ma non è stato facile migliorarsi”, dice.

Sul giro secco sei competitivo e sul passo?

Sono molto contento del ritmo nelle FP4 con le gomme più dure. La GP15 mi ha restituito buone sensazione e siamo riusciti a migliorare il comportamento in frenata”.

Vuoi dire che puoi sperare a qualcosa di più del podio?

Possiamo lottare per la vittoria, non è impossibile. Se guardiamo al ritmo, dopo Lorenzo ci sono io. Anche su questa pista siamo vicini ai migliori, riuscendo a migliorare costantemente”.

Lorenzo tenterà di scappare.

Non è mai facile stare nelle prime posizioni e Jorge sta girando in 1’39” dal primo turno. Noi però siamo progrediti e possiamo fare un altro passo avanti. Ancora nelle FP4 ho fatto delle prove per avere le idee più chiare. Il podio è il primo obiettivo, ma forse ci sarà la possibilità per qualcosa di più”.

Sembri più sicuro del solito, a cosa è dovuto?

“E’ vero, negli altri GP avevo qualche dubbio in più di oggi al sabato mentre oggi mi sento più tranquillo. Abbiamo iniziato questo fine settimana con un approccio diverso, i ragazzi ai box hanno lavorato con maggiore calma e questo metodo ha dato maggiori risultati”.

Prima era diverso?

“E’ normale, quando un pilota attiva in un team ufficiale fa maggiore pressione alla squadra, diventa esigente perché sa che ha il potenziale per aspirare a buoni risultati. È quello che mi è successo, una cosa è lottare nei primi 10, come mi accadeva nella scorsa stagione, un’altra nei primi 5, come ora. Per questo ci siamo dati un certo tempon per fare esperienza e per capire la situazione, vale sia per me che per la squadra”.

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