Tu sei qui

MotoGP, Jerez: Lorenzo suona la carica, sua la pole

QP- Il maiorchino si impone su Marquez con un giro record, Iannone è 3°

Share


Pole e record della pista. E’ questo il segnale (forte) che Jorge Lorenzo manda ai sui diretti avversari. Una sessione che il pilota sulla Yamaha 99 ha gestito al comando sin dalle prime battute, quando già dopo pochi minuti si è issato in prima posizione lasciando gli avversari a giocarsi le posizioni alle sue spalle. A nulla sono valsi i tentativi prima di Iannone, poi di Pol Espargarò di scalzare Jorge dalla prima casella. Con un giro secco nelle ultime battute ha riportato a più miti consigli a quanti cercavano di insidiarne  il primato.

Con il crono di 1.37”910 ha fatto suo il record del circuito, battendo il primato del 2014 di Marc Marquez e la sua Honda (1.38"120). Per il Campione del mondo, che ha utilizzato due gomme, a differenza di Lorenzo e Rossi che hanno optato per tre sostituzioni, prove che si aprivano con il ricordo fresco della scivolata nella FP4. Un incidente privo di conseguenze come ha dimostrato lo stesso Marc portandosi in seconda posizione alle spalle del rivale (+0.390), nonostante sia infastidito dalla ferita alla mano.

A chiudere la prima fila, la bella conferma della Ducati di Andrea Iannone, che segue Marquez a +0.168 e staccato di poco più di mezzo secondo dell’indiavolato Lorenzo. Una prestazione che rende più dolci le prove del Team Ducati, con Dovizioso che non è riuscito stavolta a fare meglio dell’ottava posizione in griglia (+0.913). Dalla seconda fila scatterà Pol Espargarò con la Yamaha Tech3, che sopravanza di 0.093 millesimi Valentino Rossi. Il pilota di Tavullia, leader della classifica del Campionato, fa segnare un tempo che lo pone a 0.722 da Lorenzo. Per il “Dottore” domani servirà una nuova gara monstre per cercare di tenere il passo del suo compagno di squadra che qui a Jerez non sembra davvero voler fare sconti a nessuno.

Ad aprire la terza fila, Cal Cruthclow (+0.804) davanti al nostro Andrea Dovizioso che come detto chiude ottavo, davanti a un combattivo Yonny Hernandez con la Ducati Pramac. Chiudono le Q2 Danilo Petrucci e Scott Redding saliti dalle Q1, rispettivamente 11esimo e 12esimo a +1.879 e +1.915. Il ternano è caduto alla curva 11 e in questo momento è in Clinica Mobile per le visite del caso perché lamenta dolori a un braccio. Nessun infortunio per lui.

Per ciò che riguarda le posizioni della parte bassa dello schieramento, troviamo al 13simo posto la Ducati di Hector Barbera, fuori dalla Q2 per poco più di 3 decimi. L'altra Honda del team Repsol, quella del giapponese Hiroshi Aoyama è solo 16esima con 1'39.866, dietro al bravo Alvaro Bautista su Aprilia e davanti a Heugene Laverty e Nicky Hayden. Ancora buio per Marco Melandri e la sua Aprilia. Il ravvennate non riesce a fare meglio del 1.41"273, staccato di 2.023 secondi dalla Ducati Avintia di Barbera e più di un secondo e mezzo dal compagno di squadra.

Di seguito la griglia di partenza del Gp di Spagna




__

Articoli che potrebbero interessarti