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SBK, Davies: vincere? È dura, ma non mi arrendo

“Pista storicamente favorevole ai piloti Kawasaki. Prima fila persa per un errore in scalata”

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Reduce da una storica vittoria ad Aragon – la sua prima con Ducati nonché la prima in SBK della stessa Panigale – Chaz Davies si era presentato ad Assen ansioso di sfatare i tabù. Il gallese, in Olanda, non è mai andato oltre il quinto posto in SBK, ma pareva destinato ad agguantare la prima fila prima che un errore al T3 lo relegasse al quarto posto in griglia.

“Ho avuto un problema in scalata – ha spiegato Davies – Ho spinto sulla leva del cambio, ma forse non abbastanza forte. La seconda marcia non è stata innestata, quindi quando ho accelerato in curva sono andato molto largo, fuori traiettoria. Sicuramente mi è costato la prima fila. Sono arrabbiato, ho fatto solo un errore in tutto il giro lanciato ma l’ho pagato caro”.

Quanto tempo hai perso?

“Tre o quattro decimi. Non sarei stato in grado di impensierire le Kawasaki, ma la prima fila era sicuramente alla mia portata. Senza dubbio saranno Rea e Sykes i piloti da battere, hanno il passo migliore fin qui”.

Sei sorpreso, visto il primo tempo del venerdì?

“No, sapevo che ci restava da migliorare. L’anteriore tende ancora ad alzarsi troppo, fatico a far girare la moto nel settore più veloce, ma la coperta è corta e dobbiamo scendere a compromessi”.

Chi vedi come favorito per la gara, oltre le Kawasaki ovviamente?

“Vd Mark e Torres mi sembrano competitivi, anche se non so sulla distanza di gara”.

In Kawasaki hanno detto di essere mezzo secondo più veloci di tutti gli altri sul passo…

“Mi sembra un po’ eccessivo. Voglio pensare che non sia così, vedremo domani (ride)”.

Quante chance pensi di avere, realisticamente, di ripetere l’impresa di Aragon?

“Sarà dura. Storicamente, questa pista si addice a Rea, Sykes e la Kawasaki. Ci resta del lavoro da fare per dargli fastidio. Il nostro passo non è ancora al loro livello, ma non molliamo mai”.

Cosa si può fare nel WUP, con temperature così basse?

“In effetti è un problema. Abbiamo lasciato l’albergo stamattina con due gradi nell’aria. Con così poco tempo tra il WUP e Gara Uno, non puoi spingere al massimo perché se cadi potrebbe non esserci abbastanza tempo per rimettere in pista la moto. Vorrei forzare per capire come la moto reagisce alle modifiche, ma dovrò stare attento”.

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