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MotoGP, Stoner torna? Il gioco delle tre carte

Ducati, Honda e Yamaha: tre ipotesi per rivedere Casey in pista. Se la realtà supera la fantasia

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Stoner corre, no non corre, ma vuole, vorrebbe, su Twitter lancia qualche frecciatina alla Honda e magari sta preparando il terreno per un ritorno. Tutto chiaro? No, per niente però certi atteggiamenti di Casey, solitamente molto riservato, qualche dubbio lo fanno venire. La fantasia galoppa e sembra di essere davanti a un piccolo giallo, in cui si esaminano gli indizi, si fanno supposizione e si cerca di scoprire il finale in anticipo.

Come uno sceneggiatore, si costruisce una trama che non può fare a meno di qualche colpo di scena per rispondere a una domanda: Stoner può tornare in MotoGP? Sulla carta, la risposta è positiva, soprattutto guardando al 2016. Se Casey ne ha veramente l’intenzione – e solo lui può saperlo – una moto per lui si può trovare.

IPOTESI HONDA – La prima che viene in mente è la Honda, Casa con cui Stoner è legato da un contratto da collaudatore e per cui correrà nella 8 Ore di Suzuka. Nakamoto, vicepresidente HRC, è una grande tifoso dell’australiano, non l’ha mai nascosto e ha sempre detto che una moto per lui ci sarebbe sempre. Le sue parole sono state però smentite dai fatti recenti, perché Casey si era offerto per sostituire Pedrosa ad Austin e ha ricevuto un secco ‘no’. Una risposta che non gli è piaciuta per niente, a giudicare dai suoi tweet.

Le condizioni di Dani dopo l’operazione sono però ancora incerte e i medici hanno detto che si esprimeranno sul suo ritorno alle corse solo quando saranno certi dei risultati dell’intervento. Nel malaugurato caso che lo spagnolo fosse costretto a ritirarsi, Stoner potrebbe essere il candidato ideale per affiancare Marquez, a patto che il campione del mondo dia il suo benestare.

IPOTESI YAMAHA – Spingiamoci un po’ più in là con i tempi… e la fantasia (anche se non troppo). L’unico top rider che ha la possibilità di liberarsi dal proprio contratto per il 2016 è Jorge Lorenzo che ha un’opzione da far valere in estate per il prossimo anno. Il maiorchino potrebbe decidere di lasciare la Yamaha e tentare la carta Ducati, che è interessata al due volte campione del mondo.

I due Andrea sono sotto contratto, ma nulla vieta di schierare tre moto ufficiali. Del resto è quello che è successo nella scorsa stagione, con Iannone nel team Pramac con lo stesso trattamento di Crutchlow e Dovizioso e la situazione avrebbe dovuto ripetersi quest’anno, se Cal non avesse deciso di andarsene.

Lorenzo sarebbe una pedina importante per Ducati (e con Audi alle spalle ha la forza economica per portare avanti l’operazione anche senza Phillip Morris) che rafforzerebbe la sua squadra per dare l’assalto al titolo. Nei guai però rimarrebbe Yamaha, con il solo Rossi (che avrebbe 37 anni) a giocare da punta. Sotto contratto c’è Pol Espargarò, ma per ora lo spagnolo non ha dimostrato di meritarsi un posto nella squadra ufficiale.

Ecco quindi che Stoner potrebbe essere l’uomo giusto al momento giusto. L’accoppiata Valentino-Casey sarebbe un vero e proprio dream team, tanto in pista quanto dal punto di vista mediatico. Per l’australiano sarebbe una nuova sfida: la possibilità di vincere con tre marche diverse in MotoGP.

IPOTESI DUCATI – Considerato che non c’è due senza tre, anche Ducati potrebbe aprire le sue porte al Canguro. Il popolo rosso ama molto Casey e con il suo rientro il cerchio si chiuderebbe. Stoner ha regalato il primo titolo a Borgo Panigale e potrebbe riprovarci con la nuova Desmosedici, che si sta dimostrando molto competitiva.

In questa eventualità, varrebbe il discorso fatto prima: tre moto ufficiali a tutti gli effetti, come fece Honda con lo stesso Stoner, Pedrosa e Dovizioso. I ducatisti sarebbero entusiasti di un’ipotesi del genere e giocando con tre punte si spariglierebbero tutte le carte.

Abbiamo tre storie, tutte affascinanti e più o meno probabili. Forse una deciderà di prendere forma o forse rimarranno in quel cassetto dove riposano i sogni. Però l’immaginazione non costa niente, è una buona distrazione e ogni tanto anticipa la realtà. Per il nuovo capitolo si dovrà ancora attendere, forse non molto.

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