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SBK, Ad Aragon elettronica uguale per tutti

Anche Kawasaki, Suzuki ed MV Agusta debuttano ufficialmente con il nuovo pacchetto calmierato

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Una deroga regolamentare ha permesso, a chi lo volesse, di utilizzare l’elettronica 2014 per i primi due round del campionato Superbike 2015, ma a partire da Aragon tutti i costruttori dovranno rispettare le nuove specifiche (riassumendo, un kit dal prezzo massimo di 8mila euro, che deve essere liberamente acquistabile anche dai team clienti). Fino ad oggi, mancavano all’appello Kawasaki, Suzuki e MV Agusta, che durante la FP1 hanno montato per la prima volta le configurazioni 2015 in un turno ufficiale.

Le due Case giapponesi, stando ai primi responsi del cronometro, hanno svolto con successo i compiti a casa. “Abbiamo effettuato tre sessioni di prove a Calafat, per un totale di sei giorni in pista, con David Salom”, ha commentato a questo proposito il team manager di Kawasaki Provec, Guim Roda. “C’è molto lavoro da fare con il nuovo hardware, per non parlare del ‘porting’ del software, ma siamo fiduciosi”. Per la cronaca, Sykes e Rea hanno chiuso la FP1 rispettivamente in quarta e quinta posizione, a circa sette decimi da Davies.

È andata anche meglio a Suzuki, per lo meno con Lowes, terzo (+0.629). “Questa settimana abbiamo girato ad Alcarras, e prima a Calafat, per quattro giorni in totale – ha commentato il team manager Paul Denning – Si è trattato semplicemente di uno shakedown però, per assicurarci che il sistema funzionasse. Ora ci aspetta il lavoro duro, ed abbiamo un lungo fine settimana davanti a noi. I nostri piloti lo sanno, ma siamo convinti che il nuovo hardware ci permetterà di fare un passo avanti”.

Più in difficoltà MV Agusta, che peraltro può contare sull’apporto di un pilota soltanto, Leon Camier. Il britannico non ha avuto vita facile fin qui, mettendo a referto solo cinque giri cronometrati e piazzandosi al 18º posto (+3.983).

 

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