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MotoGP, Qatar, Marquez: altro giro, altro record

Il campione in carica sotto 1'55 nella FP2. Dovi terzo, Iannone quinto. Rossi (7º) toglie 0.5''

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Per quanto visto fin qui in Qatar, Marc Marquez potrebbe essere ribattezzato il “Giustiziere della Notte”. Lo spagnolo ha metaforicamente trasformato la propria RC213V in un’arma dal grosso calibro con la quale andare a caccia del terzo titolo in classe regina, ed ha dato immediatamente dimostrazione della propria mira nella FP2. Al secondo giro lanciato, il campione in carica ha siglato un 1’54.828 che lo proiettato in cima alla classifica dei tempi con circa mezzo secondo di vantaggio (0.447 più rapido del compagno di squadra Pedrosa, secondo). Ritoccato dunque il record del circuito di Casey Stoner che resisteva dal 2008 (1'55.153).

A rassicurare (per quanto possibile) gli avversari, il passo dello spagnolo, leggermente più abbordabile, di 1’55 medio. La differenza fatta dal pilota di Cervera è però evidente. Se escludiamo il suo tempo, alle sue spalle ci sono otto piloti in mezzo secondo. Se da un lato Pedrosa ha confermato il secondo posto di ieri, è invece risalito Andrea Dovizioso, terzo con la GP15 “alata” a +0.538. La nuova Rossa di Borgo Panigale è entrata nella Top 5 anche con Andrea Iannone, quinto (+0.576) con gomma morbida al posteriore, grazie alla quale il pilota di Vasto ha però guadagnato solo due decimi. Tra i due ducatisti si è inserito Cal Crutchlow, agilmente il più rapido tra i piloti satellite sulla Honda del team LCR in quarta posizione.

Migliorano anche le Yamaha ufficiali di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, che però rimangono a quasi otto decimi dal vertice. Il maiorchino, sempre in pista con mescola media, si è fermato a 0.781 da Marquez girando su tempi pressoché identici a quelli di ieri, mentre Rossi è stato nove millesimi più lento del compagno di squadra con media nuova sul finale dopo aver effettuato prove comparative di assetto con gomme dure. Il cambio di mescola è valso solo due decimi all’italiano, che comunque ha scalato due posizioni, passando da nono a settimo, e limato mezzo secondo rispetto alla FP1. A rigor di cronaca, il Dottore è stato penalizzato da un errore al T4, dove ha perso un paio di decimi a causa di una piccola “sbacchettata” in uscita dall’ultima curva.

Dopo il terzo posto di Aleix Espargaró (con gomma extra-soft) nella FP1, Suzuki è invece uscita dalla Top 10. Il catalano (ottavo nella combinata) ha siglato l’undicesimo tempo (+1.019), Maverick Viñales il quattordicesimo (+1.208). Entrambi hanno però accusato problemi tecnici, e sono rientrati ai box a spinta. Sempre in tema di nuovi arrivi, le Aprilia ufficiali continuano a lottare in coda alla classifica: Bautista è 24º a tre secondi, davanti soltanto a Marco Melandri, caduto al T2 senza conseguenze fisiche.

 

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