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MotoGP, Dovizioso: fatto pretattica? magari!

"Oggi tutti più lenti dei test". Iannone: "poco fiducia all'anteriore, ci serve ancora un po' di tempo"

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Da Ducati ci si aspettavano fuochi artificiali ma, nel primo turno di libere a Losail, la miccia non si è completamente accesa. Dovizioso si è fermato al 7° posto (e dietro alla vecchia D16 di Petrucci), Iannone non è andato oltre al 10°. Eppure gli uomini in rosso non sono troppo preoccupati, consci che la GP15 è una moto ancora tutta da conoscere.

Non siamo stati veloci come nei test e un vero e proprio motivo non ce l’ho, però tutti i piloti sono stati più lenti, con l’eccezione delle Honda, loro sì un po’ mi preoccupano – spiega il Dovi – La sensazione è che le gomme non lavorino bene come una settimana fa, ma c’è tempo per migliorare e per adesso siamo in linea con gli avversari. Vorrei dire che abbiamo fatto pretattica, ma non è così”.

Anche perché oggi si è scelto di fare qualche esperimento.

Avevamo in programma di avere diversi assetti sulle due moto e lo abbiamo fatto – continua il forlivese – E’ giusto sia così perché dobbiamo ancora trovare un setup di base. Abbiamo un buon punto di partenza su cui lavorare ed è ancora presto per tirare le somme, forse domani dopo i due turni di prove libere si potrà farlo”.

Però Petrucci è davanti.

E non mi sorprende perché è un pilota veloce – sottolinea Andrea – Ha montato una gomma nuova nel finale e questo qui fa la differenza e ha fatto bene a giocarsi questa carta. Noi invece abbiamo fatto un lavoro diverso, usando un solo pneumatico, e nessuno è riuscito a migliorarsi dopo la seconda uscita”.

Andrea IannoneAnche Andrea Iannone mette in archivio la prima uscita positivamente, “perché avevo veramente tanta voglia di iniziare il campionato”. Anche lui però è stato vittima di problemi che prima non si erano presentati e che dovranno essere analizzati con cura.

Se devo riassumerli direi che le sensazioni di oggi erano diverse rispetto a quelle dei test, non mi sentivo molto sicuro – la sua disamina – La moto scivolava abbastanza e non avevo fiducia nell’anteriore, un paio di volte ho rischiato di cadere. Ho preferito non rischiare troppo e gestire la situazione. Ora dobbiamo studiare le informazioni raccolti”.

Un lavoro utile per rialzare la testa domani.

Avevamo un programma da portare a termine e l’abbiamo fatto – sottolinea l’abruzzese – Non sono deluso, so che bisogna avere solo un po’ di pazienza per capire meglio le reazioni della GP15. Il tempo ci aiuterà e non ce ne vorrà molto”.

Danilo Petrucci invece ha dimostrato grande lucidità e determinazione dopo che a cinque minuti dalla fine della sessione è stato costretto a spengere in via precauzionale la sua Desmosedici GP14 dopo essere uscito per l'ultimo run. Tornato di corsa ai box è riuscito, grazie alla pronta reazione del team che ha preparato in tempi strettissimi la seconda moto, ad uscire di nuovo sul circuito facendo registrare il tempo di 1'55.939 (a meno di 7 decimi dal miglior tempo di Marc Marquez) che gli ha consentito di chiudere al 6° posto.

"Sono molto soddisfatto anche se questa è solo la prima giornata di prove libere. Ma iniziare bene conta, anche per dare un po' di carica a tutti. Il problema? Stavo uscendo con la seconda moto per l'ultimo run ma si è accesa una spia e ho preferito fermarmi. Ho dovuto fare un chilometro di corsa, sperando che i ragazzi si fossero accorti del problema. Quando sono rientrato quasi non riuscivo a respirare. Ringrazio la squadra per avermi messo nelle condizioni di rientrare anche se mi dispiace per questo inconveniente. Sono tornato in pista con la gomma media e ho sentito subito che avevo un buon feeling. E' andata molto bene”.

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