Buriram: Pole position per Johnny Rea

SP - Il portacolori Kawasaki mostra la sua superiorità e chiude davanti ad Haslam e Lowes. Buon settimo per Bayliss

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E' il pilota più in forma, determinato e, al momento, veloce. Poche chiare parole per descrivere il momento di Johnatan Rea.

Il nord irlandese è cosciente della propria grande occasione che ha ricevuto accasandosi in Kawasaki. Come un amante disilluso dai suoi anni in sella alla Honda, Rea si sarebbe potuto abbattere, fagocitato dalla nomea di eterna promessa. Per carità, veloce, spettacolare, ma essere dei vincenti è un'altra cosa. Ecco da cosa deriva la determinazione di Rea. Il nord irlandese ha letteralmente fame di vittoria, ha chiaro l'obiettivo e non vuole lasciare nulla al caso. Con la calma serafica di chi è conscio dei suoi mezzi.

Un passo di gara ipoteticamente vincente, ed una Superpole conquistata di determinazione. Rea ha messo tutti in riga al primo tentativo, dando quattro decimi agli altri rivali, ripetendosi poi nel suo secondo tentativo con la gomma morbida, pur non risultando perfetto, come ammesso in parco chiuso: "Il campionato è lungo, due Superpole sono solo due Superpole, ma ovviamente sono contento. Ho fatto degli errori nel mio primo giro veloce. Molto meglio nel secondo, anche se non è stato proprio perfetto. Non sono particolarmente soddisfatto, nonostante la Pole. Ho fatto un errore piuttosto grande nel T4".

L'ipotesi di poter assistere a delle gare e dei duelli come visto in Australia non è remota, tanto che in seconda posizione ecco proprio Haslam, che per qualche minuti ha saggiato la bellezza della prima posizione. Anche il portacolori Aprilia non è però del tutto soddisfatto della sua prestazione: "In Australia io e Rea abbiamo fatto una battaglia fantastica, spero di ripeterla qua in Thailandia. Non sono completamente soddisfatto del mio giro veloce, ho commesso qualche errore di troppo".

Terza piazza per Alex Lowes, che rimane staccato di 3 decimi dalla vetta ma che promette battaglia visto il suo passo gara:"E' stata una buona qualifica. Sono contento di ritrovarmi in prima fila. Per quanto riguarda il passo di gara sono messo anche meglio. Speriamo di poter fare delle belle gare". Chi invece risulta scuro in volto è Tom Sykes. L'ex campione del mondo sembra soffrire il compagno di team, ma sopratutto, sembra aver smarrito leggermente i suoi capisaldi: la frenata e l'inserimento.

Vedere "Mr Superpole" chiudere in quarta piazza con evidenti segnali al proprio ingegnere di sensazioni di chiusura evidente dell'anteriore, ma sopratutto staccate con la moto comunque non a posto, con un fin troppo evidente trasferimento di carico, son segnali chiari. Quinta posizione per Jordi Torres con la seconda Aprilia, seguito da Chaz Davies e da un Troy Bayliss che, nonostante abbia perso tempo nella FP3 e nella FP4 - vista la pioggia - ha sfoggiato la propria grinta, avvicinandosi fortemente al proprio compagno di squadra in termini di prestazioni.

Inutile negarlo, è stata una gioia per gli occhi il solito Troy: sporco invero, spigoloso, con il suo stile, e con una Panigale che sembra una moto imbizzarrita. E stavolta, su di un circuito dove i riferimenti sono uguali per tutti, la classe del campione si è fatta valere. "buono settimo in qualifica, per domani spero top ten. Mancano un pò di cose ma proviamo. Provo un pò di cose domattina, ma non lo so. Io provo e vediamo domani. Certo, un secondo dalla Pole, è tanto. Chaz è andato bene, lui è forte".

Dietro il duo Ducati, ecco Van der Mark, ancora una volta davanti a Guintoli. Chiude la top ten un Leandro Mercado in decisa crescita dopo l'esordio di Phillip Island.


CRONACA SUPERPOLE

Passano in Superpole 2 Leandro Mercado e Michael Van der Mark. L'ultimo tentativo di Sylvain Barrier si infrange su un terzo posto che lo tiene fuori dalla Superpole 2 per appena 42 millesimi, figli anche di un ultimo giro perfetto, vanificato da un errore all'ultima curva proprio sotto la bandiera a scacchi. Passa dunque la Ducati del team Barni, unico a scendere sotto il muro dell'1'35 su una pista che nasconde diverse insidie in frenata, davanti a Michael Van der Mark. I due si aggiungono a Lowes, Rea, Davies, Haslam, Sykes, Guintoli, Bayliss, Baiocco, Torres, Salom. Cinque piloti della Regina ai primi cinque posti, in attesa della Superpole 2


Si parte con i 15 minuti della Superpole 2 con un Rea estremamente carico. Il nord irlandese sembra essere molto a posto proprio in frenata e indirizzo della moto in curva. Arriva sul traguardo e chiude in 1'33.970, un tempo eccellente tanto che subito dopo Sykes arriva sul traguardo con addirittura 971 millesimi di ritardo. Molto meglio Haslam che accusa un ritardo di 227 millesimi, e Davies terzo a +0.410. A seguire ecco Vd Mark a +1.105, Torres, Lowes, Guintoli e Bayliss il cui primo tentativo si ferma a +1.866.

Rea nel frattempo non vuole fermarsi, continua con un suo secondo giro veloce che si attesa in 1'34.0. Non è il uso miglior tempo, ma questo crono gli avrebbe permesso di passare in Pole position comunque. Si migliora al contempo Torres che passa sesto.

Evidente la gestualità di Sykes ai box che mima l'anteriore che, in frenata, tende a chiudere. I team nel frattempo cambiano le gomme per gli ultimi tentativi e c'è chi, come Davies, da un'ultimo affinamento, dando un clic di precarico all'anteriore.

Grande prestazione per Troy Bayliss: 1'34.334 che gli vale la provvisoria terza posizione. Curioso come Troy abbia fatto questo tempo con uno slider dello stivale che si era leggermente staccato, sfiaccolando fortemente.

Se Bayliss sale terzo, Davies fa meglio e sfiora quasi la Pole, chiudendo a 117 millesimi dal tempo di Rea. Si migliorano tutti a vedere la schermata dei tempi. Tutti tranne Rea che nel primo split accusa un ritardo da se stesso di 2 centesimi.

Sul traguardo Haslam si porta in vetta in 1'33.477 con la sua Aprilia, seguito da un Sykes che effettua una staccata spaventosa all'ultima curva, dove però ha perso qualcosa. Rea ristabilisce qualche gerarchia e si riporta secondo ma a tre decimi da Haslam. E' continuo il dominio dei piloti della Regina, con Alex Lowes che arriva anch'egli tra i primissimi in quarta piazza, sopravanzato comunque da Sykes. Migliora - ancora - di poco Leon Haslam, sempre più a suo agio con la sua Aprilia. Quinto intanto Torres, davanti a Davies e Bayliss.

Mancano quattro secondi al termine ed è grande Rea che si riprende la prima piazza di giustezza, con appena 11 millesimi di distacco rispetto ad Haslam. Ma il pilota Kawasaki punta a migliorarsi ancora, anche se al secondo split ha 118 millesimi di ritardo da se stesso.

Bandiera a scacchi: Rea conquista la pole position, davanti ad Haslam, Lowes e Sykes. Poi Torres quinto, Davies, Bayliss, Van der Mark, Guintoli, Mercado, Salom, Baiocco.

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