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MotoGP, Rossi: forcella rotta e volo a 180 km/h

"Sarà una stagione divertente". Lorenzo: "Ducati veloci per la gomma morbida. Devo capire come risolvere i problemi"

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Valentino Rossi ha iniziato i test in Qatar con una caduta, un imprevisto che poteva costargli molto caro ma che per fortuna si è risolto solo con un gran ruzzolone. Tutto è successo al suo terzo giro lanciato, fra le curve 7 e 8 il Dottore è stato sbalzato dalla sua Yamaha e senza avere fatto alcun errore. “Quello è un punto abbastanza veloce, da terza marcia, parliamo di circa 180 km/h di velocità – spiega il diretto interessato – La caduta è stata causata dalla rottura del paraolio dello stelo sinistro della forcella. Il lubrificante è finito sulla gomma posteriore e sono finito a terra”.

Non ti sei fatto nulla?

Per fortuna no, è stata una bella caduta, se così la possiamo chiamare, sono scivolato per 120 metri ma senza conseguenza. Probabilmente ho avuto l’inconveniente alla curva prima e quando poi ho piegato la moto a sinistra sono caduto. Non so da cosa sia stato causato, forse un errore nel montaggio”.

Non è stato un bel modo per iniziare i test.

Quell’incidente ha condizionato tutta la mia giornata. Prima di tutto perché ero sulla moto ‘migliore’ e poi perché abbiamo dovuto buttare via quelle due gomme e siamo rimasti con solo altre due. Ne abbiamo approfittato per concentrarci sul passo, senza cercare la prestazione sul giro secco”.

Com’è andata?

Direi che sono abbastanza soddisfatto, sono riuscito a mantenere un buon ritmo anche con gomme finite. Giravo sul passo di 1’55’9, in linea con quello di Lorenzo e Pedrosa. Marquez invece è leggermente più veloce, ma non troppo”.

Però sei solo ottavo nella lista dei tempi.

“Ma a poco più di mezzo secondo, me ne ero già accorto a Sepang: sono tutti fortissimi, non solo Honda e Yamaha ma anche Ducati e Suzuki. Penso che sarà una stagione divertente. So che ho ancora lavoro da fare, domani continueremo e avremo un po’ di cose da provare”.

Visto che hai citato Ducati, ti ha sorpreso?

Quando mettono la gomma supersoft sono velocissime. Hanno detto di non averlo fatto? Ho qualche dubbio. Comunque sono molto competitive anche con le gomme da gara e i due Andrea sono molto in forma, soprattutto Iannone”.

Anche Jorge Lorenzo storce il naso per i tempi delle Rosse, soprattutto in una giornata in cui ha faticato. “Quella gomma, da sola, vale 5 o 7 decimi per questo hanno un vantaggio così grande, più che in Malesia, considerate le temperature più basse. Vale lo stesso discorso anche per Suzuki”, ha sbottato.

Sei preoccupato?

Non faccio confronti con loro, ma con Marquez, lui usa le nostre stesse gomme e ha dimostrato che si può essere comunque veloci. Questa è una nota positiva perché significa che c’è margine di miglioramento”.

Oggi hai avuto problemi particolari?

Il circuito non aveva grip e in questa situazione la Yamaha sembra patire particolarmente. Non avevo fiducia nella gomma posteriore in entrata di curva e questo mi impediva di essere aggressivo. Ho trovato i cordoli molto scivolosi e anche più buche che in passato, per questi siamo stati tutti più lenti”.

Qual è il programma per domani?

Riuscire a risolvere i problemi, perché bisogna essere veloci come Ducati anche senza quella gomma. Non bisogna preoccuparsi troppo, meglio aspettare a soprattutto capire come intervenire perché, sinceramente, al momento non lo so.

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