Superpole: Rea prima della Rossa

Podio inglese con Davies e Haslam. Paura per la caduta di Salom, ma il pilota è cosciente e muove gli arti.

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La prima Superpole stagionale del campionato mondiale Superbike parte con il botto, nel vero senso della parola. Mancano tre minuti al termine della seconda sessione ufficiale, valida per l'assegnazione delle tre file, con i migliori dodici a fronteggiarsi.

All'uscita della curva 12, la Kawasaki di David Salom perde il posteriore nel più classico high-side. Il pilota viene sbalzato ma ruzzolando ricade un paio di volte proprio sul casco. Di peso. Attimi di apprensione forte, con il personale medico che accorre velocemente, immobilizza lo spagnolo e lo porta al centro medico, dove però l'elicottero attende acceso.

Fortunatamente, una volta arrivato al centro, Salom respirava autonomamente, era cosciente e muoveva braccia e gambe.

Dopo la grande paura, ecco quindi la grande bellezza, rappresentata da Rea Il primo ha mostrato la calma dei forti, realizzando un 1'31.212 in grado di portarlo in testa con le gomme da gara. Già, perchè il neo portacolori Kawasaki, si stava proprio per lanciare nel suo giro veloce con le gomme da qualifica quando è stata esposta la bandiera rossa.

Una soddisfazione data dalla presa di coscienza che la temperatura elevata dell'asfalto di oggi - 55 gradi - si ripresenterà anche domani in gara, come sottolineato dallo stesso Rea in parco chiuso: "Abbiamo un buon passo in queste condizioni e temperature. Ho usato la gomma nuova da gara e la Kawasaki al contempo lavora bene; sapevo di poter andare forte con queste condizioni. Non ho usato la qualifica quindi sono ottimista. Domani le condizioni saranno queste: sarà difficile".

Seconda piazza che ha un pò il sapore della beffa per Chaz Davies. Il gallese aveva praticamente conquistato la prima posizione nel momento in cui era stata esposta la bandiera rossa, perciò il suo riferimento cronometrico è stato cancellato. Una piccola beffa per il portacolori di Borgo Panigale a cui però resta la seconda piazza con un ritardo di 26 millesimi.

E' indubbio come non tutti i valori in campo non siano stati espressi, mancando oltre tre minuti al termine della sessione, ma comunque Davies si è mostrato soddisfatto e fiducioso, anche in vista del consumo delle gomme: "Avevo il tempo della pole ma ho avuto un pò di sfiga con la bandiera rossa. Sono però contento della mia prestazione" ha detto il gallese con un buon italiano.

Terza piazza per Leon Haslam con l'Aprilia. L'inglese era pronto anch'egli a sferrare il suo attacco alla pole, forte delle prestazioni delle ultime libere, che vedeva la moto di Noale in gran forma, ma si è dovuto 'accontentare' della terza piazza a +0.295 dalla vetta. Chiaro è che, in queste condizioni, la prestazione poco importava una volta portati i piloti in parco chiuso, come testimoniato proprio da Haslam nelle sue dichiarazioni: " Sono felice del lavoro svolto, sopratutto per come sono andate le prestazioni con la gomma da gara. Sono però in pensiero per Salom" (ancora non si avevano notizie in merito al pilota Kawasaki al momento delle parole di Haslam ndr).

La seconda fila si apre con il sempre più convincente Michael van der Mark in quarta piazza, staccato di 401 millesimi dalla vetta, subito davanti ad Alex Lowes con la Suzuki (+0.803) e Nico Terol (+0.869) che, in questa sessione, ha battuto il suo ex-compagno di squadra in Moto2 Jordi Torres, "solamente" settimo dopo le ottime prestazioni delle libere. Come detto però, questa è una Superpole i cui valori in campo sono stati 'falsati' dall'esposizione della rossa.

E non è un caso infatti trovare Tom Sykes solo in ottava piazza, staccato di ben 1.053 secondi dal riferimento cronometrico del suo compagno di squadra. Curioso notare come subito dietro il pilota Kawasaki ci sia colui che a Tom lo scettro l'ha appena soffiato, Sylvain Guintoli, nono a +1.234. Decima piazza invece per il migliore dei nostri rappresentanti Matteo Baiocco con la Ducati del team Althea.

Il pilota di Osimo chiude questa sessione con un ritardo di 1.629 dalla vetta. Classificato undicesimo invece David Salom davanti a Leandro Mercado che, ad inizio della seconda sessione, era finito 'under investigation', non compiendo nemmeno un giro. Tredicesima piazza per Randy De Puniet, ancora dolorante dai test passati, tanto che per salire in sella alla propria Suzuki deve utilizzare una cassetta degli attrezzi come scaletta.

Il francese precede Troy Bayliss che continua nel suo processo di 'affinamento' con la moto, nonostante una caduta avvenuta durante le FP4 che hanno costretto i tecnici di Borgo Panigale a sostiutire il forcellone. Per l'australiano, un riferimento cronometrico di 1'32.201. Curioso notare come, proprio per la fine anticipata della Superpole 2, i tempi della prima sessione sono stati significativamente più veloci. Da segnalare la 15esima piazza di Camier e la 17esima di Niccolò Canepa con la EBR, davanti alla BMW di Barrier.

*UPDATE: Salom è stato trasportato a Melbourne per una TAC. Dopo aver perso conoscenza per circa dieci minuti, il pilota è stato visitato dallo staff medico presente in circuito e, stando alle prime analisi, fortunatamente non sembra aver riportato fratture. Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti.



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