Tu sei qui

MotoGP, Marquez: la caduta? utile per capire l'errore

"La Honda 2015 già al livello della vecchia". Pedrosa: "miglioramenti costanti e mi trovo bene con il team"

Share


Prima o poi doveva accadere ed è successo oggi”, Marquez non cambia mai, risolve con il sorriso ogni problema, anche la prima caduta del 2015. “Una scivolata da nulla, sono tornato ai box in moto. Stavo provando una nuova geometria all’avantreno, sono entrato in curva e lo sterzo si è chiuso. Ora sappiamo che quella soluzione è da scartare” conclude con un’altra risata.

Il suo nome non è in cima alla lista dei tempi, ma il Marc malese è più un maratoneta che uno sprinter. Ieri ha scelto la moto da usare in questa stagione e oggi ha fatto prove su prove.

Al mattino mi sono concentrato su ciclistica e nuove sospensioni, al pomeriggio sull’elettronica – racconta – Sono soddisfatto perché sono riuscito a migliorare le mie prestazioni anche quando era molto caldo. Cosa mi piace di questa moto? L’anteriore, lo trovo più preciso e mi dà più fiducia soprattutto nelle curve veloci. Sento la moto più stabile anche se per il mio stile di guida si muove sempre tanto”.

Un’altra battuta, prima di continuare nell’analisi della nuova RC213V.

Sul posteriore c’è ancora da lavorare, serve più grip – come conferma anche Pedrosa – Il motore poi ha un carattere bello cattivo, lo trovo più aggressivo di quello del 2014 ma non cambierà. Stiamo lavorando sull’elettronica per addolcirlo, qualche risultato l’abbiamo già raggiunto e domani continueremo”.

Marquez promuove già la moto 2015.

“Faremo ancora delle comparazioni con il vecchio modello, non so se domani o nel prossimo test, ma penso che siamo già su quel livello, se non un po’ sopra – afferma – Non mi lamento del lavoro di Honda, la moto mi piace e sento che ha un gran potenziale. Naturalmente bisogna ancora lavorare. Domani farò sicuramente un long run ma non so ancora su quale distanza”.

Dani PedrosaDall’altra parte del box Dani Pedrosa non è tipo da fuochi artificiali o dichiarazioni scoppiettanti eppure si legge la soddisfazione anche sul suo volto. Come tempi è vicino a Marc e il fantino sta lavorando con calma e metodo.

Dal primo test di Valencia stiamo avendo una crescita costante e questo è senza dubbio positivo – dice – Oggi abbiamo lavorato sul setup per trovare più fiducia e capire quale strada prendere. Ci siamo concentrati soprattutto sull’anteriore e domani passeremo al posteriore. Stiamo sfruttando al meglio questi test e abbiamo molte idee”.

Per Dani ci sono stati cambiamenti importanti nel team con l’addio di Leitner e l’arrivo di Aurin, più altri cambi tra i tecnici.

Con Ramon avevo già lavorato ma aveva un altro ruolo, stiamo imparando a capirci l’un l’altro – garantisce - Direi che sta andando bene, io sono felice e la squadra uguale, mi piace l’atteggiamento che hanno”.

Poi torna sull’argomento dei 7 giorni di test sulla stessa pista.  “Quattro giorni di fila saranno duri – riflette – Mi piacerebbe girare su un’altra pista, magari a Jerez ma sarebbe impossibile trovare queste temperature”.

__

Articoli che potrebbero interessarti