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SBK, Ducati, Giugliano: ho cambiato mentalità

“Nuovo allenamento, e comunque ora non abbiamo 20 cv in meno”. Davies: “L’arma in più? La continuità”

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Per il secondo anno consecutivo, Davide Giugliano sarà pilota ufficiale della Ducati SBK. Per il secondo anno, la Panigale sarà portata in pista da un team interno (con la collaborazione della premiata ditta Feel Racing). L’avventura 2.0 (termine caro al nuovo sponsor Aruba) della coppia più italiana della Superbike è iniziata sotto buoni auspici con il miglior tempo nei test di Jerez, ma la vera cartina al tornasole sulla competitività di moto e pilota sarà la gara di apertura a Phillip Island.

“A Jerez ho visto che le quattro cilindri vanno ancora forte, ma con questo cambio di regolamento almeno non abbiamo 20 cavalli in meno – ha analizzato Giugliano – Ci siamo avvicinati, e questo ovviamente non può che farci bene. Dobbiamo ancora aspettare Phillip Island, perché nei test si vede poco, ma là potremo tirare le prime somme”.

Il 25enne romano ha già dato ampia dimostrazione delle proprie doti di velocità, ma per la consacrazione definitiva gli serviranno costanza e soprattutto equilibrio. A questo proposito, Giugliano si presenta ai blocchi di partenza particolarmente in forma, grazie anche ad alcuni cambiamenti nel regime di allenamento ed alimentazione (la carne è quasi scomparsa dalla sua dieta).

“Cerco di migliorarmi sempre, sono un professionista e nel pacchetto moto-pilota voglio essere il primo ad essere al 120% – ha spiegato – Quest’anno mi sto allenando in maniera differente, e molto consistente, che mi porta ad avere una consapevolezza diversa di tutto il corpo. Questo ti consente di andare più forte in sella, e si traduce anche in un cambio di mentalità”.

Sia Giugliano che la Panigale sono ancora a caccia della prima vittoria in Superbike. La superstizione regna sovrana nel mondo delle corse, ma il romano si è sbilanciato.

“Sicuramente ho più fame io, ma anche lei vuole dimostrare che è una moto competitiva, quindi mi ascolta. Prenderemo la vittoria quest’anno”.

Nei box Ducati è stato confermato anche Chaz Davies, pilota meno istintivo e più analitico rispetto a Giugliano, ed altrettanto competitivo.

“Non mi ricordo neanche quando è stata l’ultima volta che ho guidato la stessa moto per due anni di fila – ha scherzato il gallese – La continuità è fondamentale per un pilota, e sicuramente le sensazioni in sella per noi non sono cambiate radicalmente”.

In Spagna, pur senza trovare il giro secco come Giugliano, Davies ha dimostrato di non aver nulla da invidiare a nessuno dal punto di vista del passo in assetto da gara.

“Ma credo che le Kawasaki restino le moto da battere – ha sentenziato con la solita cautela – La cosa positiva è che, pur avendo girato poco il secondo giorno, siamo riusciti a risolvere i problemi di elettronica in pochissimo tempo. Questo inverno abbiamo lavorato molto bene e penso che siamo davvero sulla strada giusta. Sono molto fiducioso per la stagione che sta per iniziare, e sono convinto che potremo lottare ogni weekend per le posizioni che contano”.

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