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Terol: in SBK vorrei imitare Checa

"Carlos ha vinto il titolo con questo team. Livello alto". Baiocco: "È l'occasione giusta"


I piloti del team Althea, Nico Terol e Matteo Baiocco, sono accomunati dalla sete di riscatto. Sia l’italiano che lo spagnolo, per diversi motivi, vengono da un paio di stagioni, seppur non prive di soddisfazioni, leggermente sotto il radar. Alla vigilia del 2015, complice la “cavalcatura” (a detta della concorrenza) più competitiva della Superbike ed il supporto tecnico di una delle squadre private più blasonate, entrambi sono pronti a rilanciarsi.

“Sono molto contento e fiducioso alla vigilia di questa nuova avventura – ha dichiarato TerolNon ho girato molto, ma la moto mi piace molto e mi sono divertito. Seguivo già la Superbike in TV, e pensavo che il livello fosse alto. Ora me ne sono potuto rendere conto di persona. Giugliano ha fatto veramente un gran tempo con la Panigale a Jerez, cosa che mi rende felice, ma anche Rea e Sykes non hanno scherzato. Credo che siano questi tre i piloti più forti”.

Lo spagnolo ha fin qui dato il meglio di sé nelle cilindrate minori, vincendo il mondiale 125 nel 2011 per poi passare alla Moto2, un’avventura iniziata bene ma conclusa in sordina lo scorso anno, con due soli punti all'attivo. Le derivate di serie non sono storicamente terreno di caccia per gli iberici, con l’eccezione dell’ex Carlos Checa, che proprio con Ducati e Althea ha ottenuto il suo primo ed unico titolo iridato.

“Mi piacerebbe fare come lui – ha detto Terol sorridendo – Carlos è un amico e gliene ho parlato, ma non ho ancora avuto occasione di chiedergli consigli. In Spagna mi hanno tutti fatto le congratulazioni quando hanno saputo dove avrei corso dopo un anno difficile. Devo ancora abituarmi alle gomme, specialmente quelle da qualifica, e all’elettronica, ma già sento la moto più ‘mia’. Mi manca ancora il ritmo perché abbiamo fatto solo un test di fatto, ma il mio stile va bene per la Ducati. Mi diverto in sella, e partendo da questo sono sicuro che i risultati arriveranno”.

Chi invece conosce ogni segreto della Panigale è il suo compagno di squadra Matteo Baiocco, che negli ultimi anni ha coperto il ruolo di collaudatore per il progetto Ducati Superbike.

“Il mio lavoro mi ha dato un’opportunità di essere qui, e penso che siamo al posto giusto al momento giusto – ha dichiarato il pilota di Osimo – In Spagna abbiamo fatto dei buoni tempi con la gomma da gara. Nico mi è stato davanti, è vero, ma corriamo in venticinque, non in due. Ci sono quattro o cinque piloti di altissimo livello, ma non siamo lontani. Vogliamo stare con loro, se non davanti”.

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