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MotoGP, Rossi: io e Lorenzo uniti contro Marquez

Valentino punta in alto per il 2015: "ma siamo rivali e ho delle possibilità per vincere il 10° titolo"

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Il 2015 di Valentino Rossi è iniziato a Madrid, quando ha scoperto l’amata M1 – “quella che sento di nuove essere la 'mia' moto” – davanti alla stampa. L’anno appena iniziato potrebbe essere quello decisivo per il Dottore. Nel 2013 si è riabituato alla Yamaha, nel 2014 ha cambiato capotecnico e metodo e ha fatto un passo in avanti. Ora serve l’ultimo guizzo, quello che potrebbe portarlo davanti a tutti.

Non è facile riuscirci e Valentino è il primo a saperlo, ma un pilota della sua levatura non si accontenta e vuole provarci con tutti i mezzi a sua disposizione. Marquez e la Honda sono il bersaglio, la M1 la freccia incoccata al suo arco.

CACCIA AL 10° TITOLO - Valentino, è questo l’anno del decimo titolo?

Sarebbe bellissimo saperlo già (ride). L’obiettivo è provarci, ci sono delle possibilità perché vengo da due anni in crescita e alla fine dell’anno scorso sono sempre stato sempre competitivo. Vincere il mondiale è difficile, bisogna essere in forma dall’inizio, provare a vincere delle gare e lottare soprattutto con Jorge e Marquez sin dal Qatar per vedere cosa si riesce a fare. Nel 2014 nella seconda parte della stagione ho fatto tanti punti, sono salito tante volte sul podio e la moto è migliorata molto. Bisogna riuscire ad andare avanti così”.

Metti anche Pedrosa tra i favoriti?

Ho un po’ paura di Dani quest’anno perché secondo me sarà più competitivo. Anche lui ha cambiato tanto nella sua squadra, come me aveva bisogno di nuovi stimoli, ha quasi 30 anni. L’ho visto subito bene nei test a Valencia”.

Se avessi un euro su quale pilota lo scommetteresti?

Assolutamente su Marquez, così proverei a portargli un po’ di sfortuna (ride)”.

Chi pensi che Marc tema di più come rivale?

Sicuramente me e Lorenzo allo stesso livello. Sa che se Jorge è in forma è molto difficile da battere e sa anche che l’anno scorso sono stato io quello che è arrivato più vicino in campionato”.

Sarà più facile conquistare il titolo da pilota in MotoGP o da manager in Moto3?

Spero più nel decimo titolo, è più importante. Ma ci aspettiamo tanto da Fenati e speriamo possa giocarsi il titolo. Dal punto di vista del talento penso sia lui il più forte, ma serve anche costanza. Inoltre arriverà anche Fabio Quartararo, è già venuto al Ranch, ha uno stile molto particolare”.

Dopo tanti anni è difficile trovare le motivazioni per correre?

Sono molto importanti soprattutto se si corre da tanti anni come me, ma da questo punto di vista non faccio fatica. La mia motivazione più grande è il gusto di guidare, andare più forte e cercare di migliorare la moto. Mi piace quello che faccio ma per fare parte del gioco e divertirsi bisogna essere competitivi. Ho firmato due anni di contratto con la Yamaha, non so cosa farò dopo, ci penserò il prossimo anno”.

Valentino Rossi e Jorge Lorenzo sulla Yamaha M1 2015M1, UGUALE MA DIVERSA - La nuova M1 sembra molto simile alla 2014, cosa vorresti conservare e cosa cambiare?

Il modo di lavorare della Yamaha è sempre simile, lo conosco bene e ho imparato a fidarmi. Si cerca di migliorare in tutte le aree passo dopo passo con un metodo logico e senza stravolgere il progetto. A fine dello scorso anno la M1 era molto veloce in accelerazione e in rettilineo, e queste caratteristiche le vorrei tenere. Bisogna ancora migliorare in frenata e in entrata di curva, ci stiamo provando e già lo scorso anno abbiamo fatto dei passi in avanti ma dobbiamo continuare a lavorare”.

Quali cambiamento al telaio ti aspetti per Sepang?

Sembra che si stia seguendo la strada di un componente più morbido. È difficile, durante lo scorso anno abbiamo provato due o tre telai diversi con pro e contro, Yamaha ha cercato di prendere tutti i vantaggi”.

In Yamaha si sente la lotta per essere il pilota numero 1, quello che guida lo sviluppo?

In Yamaha ci trattano entrambi allo stesso modo, come già succedeva nel 2014. Ci sono abbastanza risorse per seguire sia me che Jorge, con modo un pochino diverse. Lorenzo quest’anno vorrà la rivincita ma l’obiettivo primario per entrambi è battere Marquez”.

ALLENARSI RENDE GIOVANI - C’è stato qualche cambiamento nel tuo modo di allenarti?

E’ sempre in evoluzione, con l’avanzare dell’età bisogna faticare di più per tenersi in forma.  Faccio molto lavoro in palestra per cercare di avere più forza ed essere più agile. Ma faccio anche tanto allenamento in moto. Ho iniziato già dall’anno scorso allenandomi nel flat track, nel motocross e nel supermotard. Sono contento perché mi alleno con i ragazzi dell’Academy ed è divertente”.

Cosa rappresenta per te il Ranch?

E’ come un sogno che si è avverato, penso che tutti i piloti abbiano questo sogno. Abbiamo fatto una pista speciale per allenarsi ed è divertente e unica nel suo genere. Stiamo lavorando anche in altre aree, abbiamo fatto una pista da cross, stiamo cercando di capire quale sia l’allenamento perfetto”.

Quanto è importante la preparazione fisica in MotoGP?

Molto perché le moto sono difficili da guidare, soprattutto in gara, fare 120 km al limite è un grande sforzo”.

Quanto può incidere la maggiore esperienza di Galbusera nel box?

Sicuramente mi aiuterà di più. L’anno scorso Silvano è stato bravissimo nonostante non avesse esperienza con la MotoGP. Penso che anche lui possa migliorare sia nell’affiatamento con me che nella conoscenza della moto. Può essere un piccolo aiuto.

Vedi il motociclismo come uno sport individuale o di squadra?

Parte come uno sport individuale ma è anche di squadra, soprattutto negli ultimi anni il pilota deve lavorare molto con gli ingegneri. Credo che la squadra durante l’anno faccia la differenza. Penso che ora sia più uno sport di squadra”.

Non ti piacerebbe fare uno sport in cui conta solo l’atleta e non anche il mezzo meccanico che guida?

L’unico sport a due ruote senza un mezzo meccanico che mi viene in mente è la bicicletta. Ma è troppo faticosa, mi tengo la moto (ride)”.

DUCATI, FERRARI E GLI OUTSIDER - Cosa ti aspetti dalla Ducati?

Mi aspetto una grande lotta tra Iannone e Dovizioso intanto, sono due piloti molto diversi tra loro. Non penso che Ducati sia troppo lontana e me l’aspetto più vicina”.

Cosa pensi dell’arrivo di Arrivabene e Vettel alla Ferrari?

Mi aspetto molto da tifoso. Mi dispiace che sia andato via Alonso perché è un pilota fortissimo ma forse in Ferrari avevano bisogno di cambiare. Penso sia difficile che la Ferrari sia competitiva dall’inizio perché la differenza è grande ma in Formula 1 le cose cambiano in fretta. Faccio un in bocca al lupo ad Arrivabene con cui ho lavorato iai tempo della Ducati”.

Quale sarà il miglior debuttante della stagione: Viñales o Miller?

Penso che Maverick possa essere il favorito essendo in un team ufficiale e avendo un anno di esperienza sulla Moto2. Jack, arrivando dalla Moto3, potrebbe avere qualche problema in più. Inoltre sono curioso di sapere cosa farà Pol Espargarò e se Cal Crutchlow sarà competitivo con la Honda come è stato con la Yamaha”.

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