Tu sei qui

SBK, Giugliano: il 1º tempo? Più contento del passo

"Girare in 1'41.0 con gomme da gara conta di più. Abbiamo un'ottima base su cui lavorare"

Share


Il secondo anno da pilota ufficiale di Davide Giugliano non poteva cominciare in un modo migliore. Con un giro record di 1’39.332, quasi un secondo più veloce del tempo della Superpole dello scorso anno, il 25enne romano ha portato la sua Ducati Panigale in cima alla classifica dei tempi, battendo di misura l’asso del giro secco, sua maestà Tom Sykes.

“La cosa non può che farmi contento, ma non c’era di certo una coppa in palio – ha commentato Giugliano – Però c’erano tutti i nostri avversari, e quindi è un risultato che dà ancora più serenità in vista di Phillip Island”.

Più volte tacciato di eccessiva irruenza in sella, Giugliano ha passato l’inverno a lavorare su fisico e mente per farsi trovare pronto. Anche perché, almeno a detta della concorrenza, il nuovo regolamento favorisce la bi-cilindrica di Borgo Panigale.

“Non ho osservato gli altri da vicino perché in pista ognuno ha fatto un po’ gli affari suoi, ma Aprilia e Kawasaki vanno molto forte, e Suzuki forse è anche più competitiva rispetto allo scorso anno. Non mi sembra ci siano stati grandi stravolgimenti. Diciamo che forse non sono abituati a vederci accelerare, perché prima ci tamponavano (ride)”.

A rincuorare Giugliano, più che il giro record, è quanto fatto con gomme da gara.

“Con la SC0 ho fatto 7 giri tra 1’41.0 e 1’40.9. Questo conta di più. Abbiamo fatto molti aggiustamenti di elettronica e setup, che nelle gare non riesci mai a fare perché si tende a non spingersi oltre un certo range nel quale un pilota di trova a suo agio. Ora abbiamo un’ottima base su cui lavorare”.

Meno soddisfatto il compagno Chaz Davies. Inconvenienti tecnici hanno rallentato il programma di lavoro del gallese.

“Non sono stati dei test facili – ha commentato – Nella prima giornata di ieri siamo riusciti a lavorare abbastanza bene trovando un buon feeling con la moto. Oggi purtroppo alcuni piccoli inconvenienti ci hanno limitato e non siamo riusciti a seguire il programma, sfruttando poco il tempo a nostra disposizione. Il mio feeling con la moto non è ancora perfetto ma sono convinto che nei prossimi test a Phillip Island troveremo un buon feeling per iniziare al meglio la prima gara”.

__

Articoli che potrebbero interessarti