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SBK, Test Jerez: Giugliano vince il time attack

I TEMPI. Le Kawasaki di Sykes e Rea dietro alla Ducati. Haslam con l'Aprilia è 5°

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È stata una vera e propria prova generale di Superpole quella che ha visto protagonisti i piloti della SBK nell’ultima mezz’ora di test a Jerez. Montate le gomme da qualifica sulle proprie moto, i protagonisti del Mondiale si sono sfidati nella prima battaglia all’arma bianca della stagione.

A svettare su tutti è stato Davide Giugliano, che si è confermato il più veloce anche in assetto da ‘time attack’ dopo avere occupato la prima posizione nella lista dei tempi con gomme da gara. Il romano ha tagliato il traguardo con la sua Ducati in 1’39”332, un tempo veramente velocissimo se consideriamo che Baz aveva conquistato la pole position nel 2014 in 1’40”298.

Come sempre, essendo test, bisogna sempre prendere certe prestazioni con le pinze ma è indubbio che la Panigale abbia fatto grandi passi avanti nell’inverno – o forse meno passi indietro rispetto agli avversari. Anche oggi i tecnici si sono concentrati sull’elettronica e sia Giugliano che Davies (4° tempo per lui, a 0”730 dal compagno di squadra) sono rimasti a lungo ai box nel pomeriggio per aggiustamenti a questo componente.

Alle spalle della Ducati c’è la Kawasaki, con il ‘dream team’ Sykes-Rea, anche loro sotto il muro del 1’40”. Tom ha staccato il secondo crono, a 0”362 da Giugliano ma Jonathan non è per nulla distante e sembra avere già preso le misure della ZX-10R, posizionandosi a meno di cinque centesimi dal compagno di squadra.

Quinto posto per la prima Aprilia, quella di Leon Haslam, a sette decimi abbondanti. Da segnalare anche un problema tecnico sulla moto di Michael Laverty, tester della Casa di Noale. Alle spalle di Leon si è classificato Alex Lowes con la Suzuki, con un ritardo di 0”827.

Più staccato Michael Van der Mark, a cui è rimasto l’onere di portare avanti il lavoro nel box Honda dopo l’infortunio di ieri occorso a Guintoli. L’olandese sta capendo comunque velocemente i meccanismi della SBK e ha limitato il ritardo a 1”258. Circa due decimi peggio ha fatto Nico Terol, in arrivo dalla Moto2 e sulla Ducati del Team Althea.

Nono tempo per Randy De Puniet, anche lui al suo esordio fra le derivate di serie, che non si è fatto mancare due scivolate, per fortuna senza conseguenze. Il transalpino ha preceduto Matteo Baiocco, che chiude la Top Ten davanti a Jordi Torres (altro ex Moto2), Barrier, Salom e Mercado. Quindicesimo Niccolò Canepa, che continua con lo sviluppo della EBR.

In pista anche i piloti Supersport del team Puccetti, l’esperto Sofuoglu e il debuttante Faccani.

Chiudiamo la cronaca con Max Biaggi, che si sta togliendo un po’ di ruggine di dosso in attesa di dividersi tra sviluppo di MotoGP e SBK. La moto del Corsaro non montava il trasponder, ma il passo del pluricampione è stato intorno al 1’42”5.

I TEMPI FINALI


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