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SBK, Honda apre i test, Fiorani: pochi i cambi

"Avevamo già la moto più vicina alla serie, a Portimão con un motore nuovo. Team equilibrato"

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Il ritorno al passato – dal punto di vista regolamentare – della Superbike è stato accolto con pareri contrastanti nel paddock. Cambiare, anche quando si tratta di abbassare il livello tecnico, costa a prescindere. Ma c’è chi, come Honda, schiererà una moto molto simile a quella vista lo scorso anno nelle piste di mezzo mondo. La “nuova” CBR 1000 debutterà mercoledì a Portimão lontana da occhi indiscreti, ma il responsabile racing di Honda Europa Carlo Fiorani giura che in fondo c’è poco da nascondere.

“Ora c’è il punto interrogativo della configurazione 2015 – ha affermato – I cambiamenti tecnici introdotti sono importanti. Soprattutto bisogna capire quale sia il livello. Noi eravamo la moto più di serie, per cui gli aggiornamenti non sono stati particolarmente drastici”.

In altre parole, piccole modifiche al motore ed elettronica.

“A Portimão proveremo con un motore interamente 2015, come tutti immagino faranno nei test successivi. L’elettronica 2014 si può utilizzare nelle prime due gare come da regolamento,  ma credo che nessuno lo farà. Non vedo un grande vantaggio. La nostra è quella del 2014 con qualche parte che costa meno. Ad esempio un sensore di marca diversa ma che può svolgere la stessa funzione”.

Il cambiamento più grande per il team Ten Kate è rappresentato dai piloti, con due nuovi arrivi: il campione in carica Sylvain Guintoli e l’astro nascente Michael Vd Mark.

“Pensiamo di aver formato un team equilibrato. Da una parte abbiamo un giovane aggressivo che però deve ancora imparare come mettere a posto la moto. Già a Suzuka, alla fine Michael era più veloce sia di Rea che Haslam. Dall’altra abbiamo un campione del mondo che ha guidato un sacco di moto diverse, esperto e calmo, da cui ci aspettiamo risultati più immediati ed un ruolo da maestro. Le informazioni circoleranno liberamente all’interno della squadra”.

In realtà, Fiorani aveva da tempo messo gli occhi su Guintoli.

“La scelta di Sylvain è stata fatta a prescindere dal titolo. L’abbiamo presa a fine settembre questa decisione, mi è sempre piaciuto come pilota ed abbiamo già avuto altri contatti. Stavamo per firmare già due anni fa. È una scelta ponderata e convinta. Poi il fatto che arrivi da campione del mondo è la ciliegina sulla torta. Già dai primi test si è messo a lavorare in termini di gara, non per i tempi. Ha un atteggiamento da vero professionista”.

Il futuro di Honda, per quanto imprevedibile, assume dunque contorni abbastanza nitidi. Lo stesso non si può dire per le prime della classe, che hanno accolto il nuovo regolamento come un tentativo di erodere una supremazia costruita con notevoli sforzi, anche economici.

“Aprilia era molto ‘spinta’ nella preparazione, così come Kawasaki – ha analizzato Fiorani – Loro sulla carta devono fare un passo indietro e ridurre le prestazioni, ma in pratica potrebbero anche essere così bravi da mantenerle. Io sono ottimista per quanto ci riguarda e credo che non diminuiranno tanto le prestazioni. Credo che anche Ducati sarà competitiva come lo scorso anno. Loro però partono con una base prettamente da corsa, basta vedere il prezzo di listino. Questi primi test saranno molto interessanti”.

Un piccolo appunto sul fronte WSS, dove il team Honda è campione in carica con Vd Mark. Dopo mesi di trattative e incertezze sul futuro, la squadra schiererà almeno una moto. L'annuncio sul pilota verrà divulgato la prossima settimana.

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