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Nuove norme anti-inquinamento Euro4: cosa cambia nel 2016

Con le nuove regole cambiano tante cose. Nuovi scarichi più grandi, ABS obbligatorio e moto raffreddate ad aria sempre più limitate

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Dal 1° gennaio 2016 cambieranno le norme anti-inquinamento e si passerà all'epoca dell'Euro4, già presente sulle auto e rivista per essere adattabile al mondo delle due ruote. Le vigenti regole Euro3 sono state imposte nel 2006 e verranno cambiate ancora una volta nel 2020, quando entrerà in vigore l'Euro5. Ma cosa cambierà davvero fra qualche settimana?


Meno motori ad aria e scarichi più grandi


Lo standard Euro4 sarà obbligatorio per tutte le nuove omologazioni che saranno registrate dopo il primo giorno del prossimo anno. Per tutto il 2016 sarà possibile vendere moto e scooter (superiori ai 50 cc) che sono stati già omologati Euro 3 in precedenza o che lo saranno entro il 31 dicembre 2015. I ciclomotori, invece, dovranno adattarsi alla normativa dal 2017.
Nella sostanza, le moto Euro4 avranno scarichi di maggiori dimensioni, sia in lunghezza che in grandezza del terminale, necessari per limitare ancora di più le emissioni da idrocarburi e monossido di azoto, con lo scopo di dimezzarli rispetto ai valori attuali dell'Euro3, che corrispondono a circa un terzo delle emissioni consentite prima del 2006. (ecco perchè la Ducati 959 ha quel poco armonioso scarico laterale, in foto)
Al contrario di quanto detto da molti, i propulsori raffreddati ad aria non scompariranno, ma il loro uso sarà molto limitato. Con questo tipo di raffreddamento è difficile misurare e gestire la temperatura intorno alla camera di combustione e i tempi di riscaldamento più dilatati rendono la moto termicamente inefficiente fino al raggiungimento della temperatura di esercizio ottimale.


Non solo inquinamento ma anche sicurezza


La normativa Euro 4 stabilisce l'obbligo dell'impianto frenante dotato di ABS per i motocicli di cilindrata superiore a 125 cc (sotto questa cilindrata è obbligatoria la frenata combinata) e prevede che sia presente una presa diagnostica OBD (on board diagnostic) accessibile a qualunque meccanico e allo stesso proprietario.
Dal 1° gennaio 2016, i motocicli Euro 4 dovranno superare un “Test di durabilità”: test ripetuti a percorrenze previste. In sostanza le Case dovranno assicurare una percorrenza entro la quale tutti i componenti non devono essere soggetti a decatimento. Il tetto massimo per i 125 è a 20.000 km, per le cilindrate maggiori è fissato a 35.000 km. Nel 2017, quando l'Euro4 sarà anche per i cinquantini, sarà a 11.000 km.

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