Tu sei qui

Rc moto in calo: ci mancherebbe altro!

Leggerissima discesa delle tariffe per le moto, nonostante il profitti stellari delle compagnie

Moto - News: Rc moto in calo: ci mancherebbe altro!

Perché, specie al Sud, c’è un freno alla vendita delle moto? Per le Rc salatissime. Però, secondo le rilevazioni dell’Osservatorio di Segugio.it, la tariffa media registrata in Italia durante l’inizio del secondo semestre è stata di 524,53 euro contro i 566,67 euro dello stesso periodo dello scorso anno. Nel dettaglio, durante l’arco di tempo luglio-settembre 2015, si è registrata una diminuzione dei costi Rc moto del 7,45%, mentre il best price è sceso del 9,1%.


Centauri meno a rischio


Per iniziare, cresce il numero di motocicli che effettua percorrenze chilometriche più basse: rispetto allo scorso anno si nota che la soglia fino ai 1.500 km annui passa dal 15,52% al 16,41% e quella tra i 1.501 e i 4.000 km sale dal 59,53% al 60,38%, mentre il range compreso tra i 4.001 e i 7.000 km scende dal 16,36% al 15,44%. Meno km uguale meno rischio risarcimenti. Confrontando gli stessi periodi, l’Osservatorio evidenzia un rialzo della percentuale di centauri che si collocano nelle prime quattro classi di merito, passando dal 25,11% agli attuali 25,99%. Premi in diminuzione anche nella provincia di Napoli, che rimane la città con le tariffe più alte d’Italia. L’ammontare è sceso fino a 1.204,23 euro, quasi 145 euro in meno rispetto ai 1348,98 euro rilevati nello stesso periodo dello scorso anno. Anche nel capoluogo campano la totalità delle polizze non prevede alcuna garanzia accessoria.
Situazione opposta rispetto alla città partenopea, nella provincia di Belluno, che si conferma il centro in cui gli assicurati usufruiscono dei costi assicurativi più bassi.


Quali fattori


In realtà, di fronte a un calo enorme dei sinistri e dei risarcimenti rispetto a prima della crisi, la discesa delle Rc per le moto è davvero risibile. Nel 2014, dice l’Istat, ammontano a 816 gli utenti delle due ruote a motore vittime di incidenti stradali (704 motociclisti e 112 ciclomotoristi), mentre i feriti sono stati 55.331. Anche se questa categoria si posiziona al secondo posto in graduatoria per rischio di mortalità e lesività (dietro le autovetture), il trend è in graduale e costante diminuzione a partire dal 2005. Tuttavia, nel confronto con il 2001, il miglioramento è più contenuto rispetto alla media generale nazionale: -42,8% per le due ruote contro -52,4% per gli utenti nel complesso. Non solo: il ramo Rc auto ha fatto utili per 6 miliardi di euro negli ultimi 3 anni, come denuncia la Carta di Bologna, capitanata da Davide Galli (Federcarrozzieri, i carrozzieri indipendenti). Come dire che i margini, per fortissime riduzioni tariffarie, ci sono eccome...

Articoli che potrebbero interessarti