Romain Jeandrot è uno stuntman tarantolato. Non si sa per quale motivo, ma il suo stile è sporco, agitato e molto veloce, si distingue da quello preciso e lento di altri acrobati delle due ruote come - ad esempio - Kevin Carmichael o Chris Pfeiffer, ma stupisce ugualmente e sorprende per la sua naturalezza in sella e per la sua moto quasi sempre a limitatore. Quanti motori farà fuori ogni anno?
Tanto talento e poco rispetto per la moto
In questo video, intitolato Motorcycle Gymkhana, vediamo Romain impegnato in uno scenario da archeologia industriale, all'interno un enorme capannone abbandonato e nel piazzale antistante. Ruggine, polvere e grandi spazi vuoti sono lo scenario ideale per mostrare al mondo le sue capacità, con anche parecchi rallenty che ci mostrano in modo dettagliato alcuni passaggi spettacolari.
Utilizzando bancali, coni e altre strutture presenti, compie trick spesso complicati con una semplicità sbalorditiva. Verso la fine del film c'è il momento più spettacolare e allo stesso tempo più doloroso. Un salto da una ragguardevole altezza, al rallentatore, mostra come all'atterraggio le sospensioni vadano completamente a pacco e come la coppa dell'olio sbatta pesantemente sull'asfalto, con tanto di rumore di ferraglia. Povera moto, ci viene da dire, ma il video (nella sua esagerata lunghezza) vale la pena vederlo.