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MotoGP: Rossi e Lorenzo ai ferri corti. La storia si ripete

Dopo la gara di Motegi sono ricominciate le frecciatine fra i due campioni. Giù la maschera, bentornata rivalità

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Il risultato della gara MotoGP di Motegi ce l'abbiamo ben stampato in testa: Pedrosa primo, Rossi secondo e Lorenzo terzo. Nella classifica mondiale vediamo il vantaggio di Valentino salire da 14 a 18 punti e a bocce ferme è iniziato un botta e risposta fra i due leader di classifica. Jorge commenta: "Sono stato sfortunato con il meteo, prima ha piovuto e poi ha smesso. La gomma anteriore negli ultimi giri era distrutta". Vale replica: "Mi sembra irrispettoso nei miei confronti dare la colpa alla sorte. Anch’io potrei trovare delle scuse ogni volta che gli arrivo dietro, almeno venti per volta".
È ufficialmente crollato il patto di non belligeranza fra i piloti Yamaha... ancora una volta a distanza di anni. Mentre il web si schiera, ci teniamo a rinferscare la memoria degli appassionati con gli altri episodi di sfide dentro e fuori dall'asfalto, fra Valentino e altri piloti. Perchè le corse sono fatte così e i campioni avranno sempre la pretesa di essere meglio dei propri rivali. Se non ci fossero queste ambizioni in gioco, non avremmo quel fantastico mondo che si chiama "motociclismo agonistico".


Rossi Vs. Biaggi


Per elencare tutte le volte che i due più rappresentativi piloti del motociclismo italiano si sono stuzzicati, ci vorrebbe un intero libro. C'è addirittura una pagina Wikipedia dedicata alla loro rivalità e per molti questa sfida è stata uno spartiacque che ha diviso gli italiani fra rossisti e anti-rossisti. Celebre la frase di Valentino dopo una sua vittoria nel 2002, quando Max l'ha sverniciato pericolosamente nel giro d'onore mentre festeggiava seduto sul serbatoio: "Biaggi è solito fare queste stronzate, evidentemente gli tira il culo arrivare dietro tutte le domeniche". Ma si parla anche di una scazzottata scampata per poco dietro le quinte di un GP, mentre i due salivano sul podio. A distanza di anni molti di quelli che tifavano Max, continuano a non tifare Vale e viceversa. Loro due se ne fregano e l'ultima volta che ad entrambi è stata accennata la loro rivalità, si son messi a ridere.


Rossi Vs. Gibernau


Sete Gibernau è stato forse il pilota meno rappresentativo nelle sfide di Vale. Non è mai stato all'altezza dell'avversario ma, in quegli anni, aveva dalla sua una moto fortissima e un team solido come quello di Fausto Gresini. Lui comunque guidava un gran bene e ha messo più volte in difficoltà Rossi, che anche in questo caso ha sbottato e ha fatto sbottare il suo avversario. I due non si stavano simpatici nemmeno un po', cercavano di evitarsi in tutti i modi nel Paddock. Negli anni 2003 e 2004 si sono giocati il mondiale ed è celebre la spallata al GP di Jerez. Per molti è stato Vale a spingerlo fuori, per altri è stato Sete ad averlo visto arrivare e a stringere la traiettoria. Guardando il video, la manovra è più enigmatica del sorriso della Gioconda. La storia racconta che nessuno fu sanzionato e Vale vinse il mondiale. A distanza di 10 anni, Sete ha detto che "Essere ricordato come un rivale di Rossi mi ha reso grande, quindi lo ringrazio"


Rossi Vs. Stoner


Dopo il binomio Rossi/Biaggi, forse la rivalità con Stoner è stata l'unica che è andata vicino alle botte, quelle vere. La loro storia cominciò nel 2008, quando Valentino superò Casey al cavatappi di Laguna Seca, segnando nei libri di storia dello sport uno dei sorpassi più belli di sempre. Negli anni seguenti i due si sono rispettosamente odiati, ma a distanza. Vale, nel 2011 con la Ducati, entrò troppo veloce sull'australiano nel GP di Jerez e scivolando lo trascinò via assieme alla sua Honda. Casey, che di certo non è il più diplomatico del mondo, ha accolto la richiesta di scuse da parte di Vale con la frase "la tua ambizione è superiore al tuo talento", una frase sparata dritta in faccia. Per il resto della stagione e per quelle a seguire, hanno continuato a lanciarsi frecciatine fino al ritiro di Casey nel 2013. 


Rossi Vs. Lorenzo (capitolo 1)


La storia di Vale e Jorge è, forse più di quella con Biaggi, degna delle pagine di un romanzo. Ora stiamo vivendo il secondo capitolo, ma negli anni fra il 2008 e il 2010 questi due hanno instaurato un regime di "guerra fredda" nel box Yamaha. La loro rivalità è sempre stata intelligente, mai spinta a far perdere le staffe all'altro ma più che altro a intebolirlo psicologicamente. Entrambi sorridevano in camera, facevano gli spot Yamaha assieme ma, in realtà, avevano innalzato un muro per non guardarsi e non far parlare i loro tecnici. Yamaha Est e Yamaha Ovest, in mezzo il muro di Iwata, che fu abbattuto solo nel 2011 con il passaggio di Vale alle Ducati. Quella volta è stato Jorge il più forte e ha sfinito a suon di risultati il Dottore, conquistando i vertici della Casa. Il ritorno di Vale nel 2013 ha riportato i sorrisi finti dei due, uno accanto all'altro, su tutti i notiziari. Per due anni si sono rispettati, quasi amichevolmente, facendo a gara a chi dimostrava più maturità e nonchalance. Ora è scoppiata la bolla, la sfida per il mondiale è più accesa che mai e i nervi saltano facilmente. Con l'ambizione e la testardaggine di questi campioni, si sta scrivendo un altro capitolo di storia dello sport.

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