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Col GS Adventure, dai Monti Lepini al mare di Sperlonga

Un itinerario in moto, alla scoperta di curve e panorami del basso Lazio, in sella a BMW R 1200 GS Adventure

Moto - News: Col GS Adventure, dai Monti Lepini al mare di Sperlonga

Dal  comune di Valmontone, ai confini della provincia di Roma, vi proponiamo un intrigante percorso fino al mare, attraverso i monti Lepini, Ausoni e Aurunci: un itinerario tutto curve e panorami, perfetto in ogni stagione dell’anno. Comprese le belle giornate di sole in pieno inverno, grazie ad un microclima favorevole, soprattutto a mano a mano che ci si spinge verso le splendide coste del Tirreno.


Da Valmontone a Carpineto: 50 Km circa


Il percorso prende vita dalla cittadina di Valmontone, lasciata la quale, si procede velocemente verso Artena, piccolo paesino che accoglie i viaggiatori con il tipico centro storico, che si sviluppa ripido in verticale. Prima di entrare nel vivo dell’itinerario - col nastro d’asfalto, curvoso e panoramico, che si arrampica fino a Rocca Massima, offrendo spettacolari vedute sull’Agro Pontino, fino al mare - non dimentichiamo di scoprire, tra le sue viuzze, il celebre Palazzo Borgese.
Raggiunta Rocca Massima, si prosegue poi nel fitto dei boschi in direzione Segni, attraverso passaggi suggestivi e avventurosi. Opportuno, lungo questo breve tratto, prestare attenzione al manto stradale, che può risultare viscido per la presenza di muschio sull’asfalto. Giunti presso l’abitato di Segni, che merita senz’altro una visita, la strada prosegue in direzione Montelanico, lungo un bel tratto guidato fino a Carpineto Romano.


Da Carpineto a Priverno: 25 Km circa


Carpineto è la porta d’accesso ad uno dei passaggi motociclistici più suggestivi dell’intero percorso. Ci troviamo sulla SS609 carpinetana, nel cuore dei monti Lepini. La cittadina, soprattutto nel fine settimana, è meta irrinunciapbile per numerosi motociclisti. In tanti, infatti, vengono a gustarsi le bellissime curve che, attraverso la Cona di Selvapiana (695 metri sul livello del mare), scendono a Priverno lungo un tracciato incredibilmente divertente. Allora, meglio non indugiare oltre (sebbene Carpineto meriti di certo una passeggiata alla scoperta del bel centro storico) e, dopo un veloce caffè, rimettiamoci subito in sella. È soprattutto il primo tratto, quello appena fuori l’abitato, a lasciare senza fiato. Una lunga sequenza di "esse" in rapida successione, con continui pif-paf, senza rettilinei a spezzare il ritmo. Roba da mal di mare.
Raggiunta Priverno, consigliatissima la deviazione all’Abbazia di Fossanova (dove trascorse gli ultimi anni della sua vita San Tommaso D’Aquino), col caratteristico borgo medievale tutt’attorno.


Da Priverno a Sperlonga: 90 km circa


Terminata la visita all’Abbazia, raggiungiamo la statale 156, che andrà percorsa per un brevissimo tratto in direzione Frosinone, per poi proseguire in direzione Amaseno, lungo una simpatica strada di campagna. Giunti all’altezza del centro abitato, seguiamo ancora una volta le indicazioni per Frosinone e, immediatamente dopo, quelle per Vallecorsa-Lenola.
L’attacco ai monti Ausoni parte con l’arrivo sulla ss 637. Il primo tratto fino a Vallecorsa si fa subito emozionante. Un misto veloce, con ottimo asfalto, e la strada che corre lungo il costone della montagna, immersa in un paesaggio accattivante e inconsueto. A tratti quasi Lunare, soprattutto a fine inverno, prima che la primavera torni a puntellare il panorama di verde. Passata Vallecorsa, si prosegue per il Passo della Quercia del Monaco (548 metri sul livello del mare), fino a raggiungere lo spettacolare colpo d’occhio (poco prima di Lenola), che lascia sempre a bocca a perta: una distesa di cielo e mare, con il Circeo e le Pontine, in lontananza, incastonati nel blu. Nonostante la comprensibile eccitazione per le belle pieghe inanellate fin qui, d’obbligo una sosta per la foto di rito.
Da Lenola, deviamo in direzione Pico, dopodiché, raggiunta la divertentissima SS82, svoltiamo a destra in direzione Itri. Tra le mille curve di questo tratto, vi consigliamo una veloce deviazione a Campodimele, piacevole borgo in posizione panoramica. Pochi chilometri ancora, ed ecco le imponenti mura del castello medievale di Itri che svettano sull’abitato. A questo punto, siamo pronti ad affrontare i quindici chilometri fino a Sperlonga, che consegnano dritto alla mitologia delle due ruote questo splendido itinerario: curve di ogni genere, condite da incredibili scenari sul mare, attraverso cui guidare è un piacere inesauribile. Impossibile, passando di qui, non concedersi una lunga sosta contemplativa da uno dei numerosi punti panoramici.


Da non perdere lungo il percorso


Una passeggiata “verticale” nel centro storico di Artena. Mirabile, il Palazzo Borghese. 
La veduta sterminata che si gode dal piccolo comune di Rocca Massima, il più alto dei monti Lepini, a 735 metri sul livello del mare. Sempre a Rocca Massima è possibile regalarsi un suggestivo volo sull’Agro Pontino, grazie all’impianto Flying in The Sky, ben assicurati ad una carrucola che corre ad alta velocità su una fune metallica. Si tratta dell’impianto di questo genere più lungo d’Europa, grazie ad una fune aerea di ben 2.213 metri. Per info www. flyinginthesky.it.
Le cittadine di Segni e Carpineto Romano, dai caratteristici centri storici e ricche di testimonianze storico-artistiche. A Carpineto, interessante il panorama “aereo” sul suggestivo territorio di origine carsica tutt’attorno, disseminato di grotte e cunicoli.
L’Abbazia di Fossanova a Priverno, col suo caratteristico borghetto medievale
L’impareggiabile colpo d’occhio sul mare e sulle isole pontine, che si gode nei pressi di Lenola.
Ad Itri, patria del famoso brigante Fra’ Diavolo che imperversò nella zona durante il periodo del banditismo (gli è stato dedicato anche un piccolo e interessante museo), merita una visita il borgo con i resti del maestoso castello, caratterizzato dalle due torri, una cilindrica e l’altra quadrata.
Attraverso una strada panoramica mozzafiato, da Itri si raggiunge Sperlonga, località di mare adagiata su uno sperone roccioso. La cittadina rapisce il visitatore con le belle spiagge e il suo centro storico, fitto di viuzze imbiancate a calce, caratterizzate da improvvisi scorci sul mare. Nei pressi di Sperlonga, lungo la via Flacca, in direzione Gaeta, da non perdere la cosiddetta “Grotta di Tiberio”. Soprattutto nella bella stagione, come rinunciare ad un bel tuffo nei pressi delle vasche, in cui l’imperatore pare allevasse le sue murene?
Sempre lungo la via Flacca, in direzione Gaeta (sulla sinistra, nei pressi della spiaggia di S. Agostino), una visita culinaria al Ristoro da Guido, dove gustare (in maniera informale) piatti della tradizione gastronomica del territorio, soprattutto a base della celebre mozzarella di bufala locale.


La moto dell’itinerario


Peso e ingombri da incrociatore stellare. La versione Adventure della R 1200 GS è una moto che pretende un po' di apprendistato, prima di poter offrire il meglio di sé e poter essere gestita al meglio. Dopodiché, rotto il ghiaccio, è il classico mezzo che non si molla più. Soprattutto se siete viaggiatori duri e puri, che amano mettersi alla prova (anche fisicamente), con i raid più impegnativi. Efficace su strada, nonostante la mole, beneficia dell’ottima resa del bicilindrico (soprattutto in quest’ultima versione), in grado di gestire, con scioltezza, ogni situazione. Stupefacente la resa nei tratti più guidati, dove l'Adventure sfoggia un'agilità e un rigore direzionale incredibilmente appaganti. Come una libellula nel corpo di un rinoceronte. Buona, poi, la possibilità di controllo in off-road, a patto di non esagerare. Il tutto, assecondato da una componentistica al top (l'esemplare a nostra disposizione era in modalità "full optional"), capace di soddisfare anche i palati più esigenti. Insomma, dalle piste africane al semplice uso diportistico (anche in coppia e a pieno carico), GS Adventure non delude: potrete raggiungere qualunque orizzonte viaggiando sempre in first class. Ma da first class, purtroppo, è anche il prezzo di listino.


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