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Marzocchi chiuderà definitivamente a fine anno

Le trattative con i potenziali acquirenti non sono andate a buon fine. Marzocchi chiude per davvero

Moto - News: Marzocchi chiuderà definitivamente a fine anno

Lo scorso aprile vi abbiamo dato la brutta notizia: Marzocchi, in crisi da diversi anni, chiude per volere della Tenneco, società americana proprietaria del celebre marchio di sospensioni italiano. La notizia sembrava definitiva ma poche settimane dopo si sono fatti avanti alcuni potenziali acquirenti e il destino dei 127 lavoratori è stato rimesso in gioco, ma in questi giorni è arrivata l'ennesima batosta: nessuna trattativa è andata a buon fine e Marzocchi chiuderà definitivamente a fine anno. 


Marzocchi è una spesa da 7 milioni all'anno


Tenneco sembra convinta della decisione e lo spiega con un po' di numeri. Negli ultimi anni, Marzocchi ha fatto perdere alla società americana circa 7 milioni di dollari all'anno, anche se c'è da ammettere che l'intero processo di chiusura delle attività e dei contratti con le case costruttrici costerà ben 27 milioni di dollari.
Asphalt&Rubber riporta le parole del boss di Tenneco Brian Kesseler: "Siamo davvero dispiaciuti per l'impatto che questa operazione avrà su i dipendenti Marzocchi e non possiamo che ringraziarli per l'impegno profuso in questi anni cercando di ridurre i costi. Sfortunatamente non è bastato per contrastare i continui cambiamenti del mercato delle due ruote. Lavoreremo con i rappresentanti dei lavoratori per rendere questa transizione meno drastica possibile." 


Che fine faranno i lavoratori?


Le domande che ci poniamo sono tante: che fine faranno i 127 lavoratori che perderanno il lavoro? L'impegno di Tenneco sarà quello di avviare un programma di reinserimento trovando un nuovo impiego alle persone licenziate o per lo meno dare un sussidio? Le aziende che chiuderanno i contratti con Marzocchi (come ad esempio MV Agusta e Ducati) che fornitura avranno per la produzione del prossimo anno? Intanto facciamo un grosso in bocca al lupo a tutti i lavoratori che hanno perso il posto. 

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