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Dematerializzazione degli attestati di rischio RCA: ci siamo

L’Ivass ha pubblicato sul proprio sito il Regolamento sulla banca dati attestati di rischio: al via il 1° giugno 2015

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Attestato di rischio: è il documento chiave per risparmiare sulla Rca. Infatti, indica classe di merito e numero di incidenti. Se i dati sono buoni (classe basse e zero sinistri), le probabilità di trovare una prezzo Rca inferiore salgono. Adesso, dal 1° giugno, l’attestato diverrà elettronico. È stato pubblicato sul sito dell’Ivass (l’autorità di controllo sulle assicurazioni) il Regolamento n. 9 del 19 maggio 2015, recante la disciplina della banca dati attestati di rischio e dell’attestazione sullo stato del rischio.


Due fasi


Con l’emanazione del Regolamento si conclude la prima fase del progetto “dematerializzazione dell’attestato di rischio”. È prevista una seconda fase che consentirà di passare dall’attestato di rischio c.d. “statico” (che fotografa la situazione corrente) all’attestato “dinamico”, generato nel continuo dal sistema, così da renderlo più aggiornato, ancora più efficace per il contrasto dei fenomeni elusivi, meglio armonizzato rispetto alle situazioni degli altri Paesi dell’Unione europea.


In teoria…


I risultati attesi in questa prima fase riguardano una significativa riduzione, per le imprese, dei costi complessivi dell’attività; un notevole vantaggio per un ridotto uso della carta; una maggiore rapidità ed efficacia nelle comunicazioni con i clienti; un processo assuntivo del ramo r.c.auto più snello, sollevando, nel contempo, gli assicurati dall’adempimento, fino ad oggi a loro carico, di consegna dell’attestato di rischio all’assicuratore, in sede di stipula del contratto. Non ultimo, la nuova disciplina rappresenta un rilevante strumento per contrastare le frodi collegate con la falsificazione degli attestati cartacei: viene indicata una classe bassa, così da parere un guidatore virtuoso.


In due parole


L’Ivass auspica che la nuova disciplina, assieme alle numerose altre iniziative già avviate dall’Istituto, possa contribuire in misura significativa all’efficienza del sistema e alla riduzioni dei prezzi effettivi delle polizze. Ora la palla passa alle assicurazioni: in passato, le novità di legge non hanno portato a significati ribassi tariffari. La speranza è che stavolta le cose vadano diversamente.

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