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Le 5 brutte figure tipiche del motociclista

Nella vita di un appassionato di moto non ci sono soltanto momenti epici, ma anche clamorosi scivoloni che son comuni a tutti

Moto - News: Le 5 brutte figure tipiche del motociclista

Nella vita di ogni motociclista, ci sono stati momenti di bassissimo livello, quelli che vorremmo dimenticare ma che purtroppo sono stampati nella nostra memoria come a ricordarci sempre che certe cose possono accadere sempre, sia ai neofiti che agli esperti. Ovviamente non stiamo parlando di grandi problemi ma di quei piccoli disguidi che ogni tanto occorrono e ci fanno morire di vergogna, delle vere e proprie brutte figure che non vorremmo fare davanti ad altri motociclisti.


1. Caduta da fermo


Merita la prima menzione perchè è la più classica delle cadute. Capita di perdere l'equilibrio a moto completamente ferma o a marcia davvero lenta, può succedere anche di perdere l'appoggio per colpa del terreno sdrucciolevole. Sta di fatto che ogni volta che qualcuno cade da fermo, fa la figura della pera cotta. Basta una pinzata troppo forte mentre si sposta la moto e la caduta buffa è servita. Il maggior fastidio è dato dagli indicatori di direzione, gli specchietti e le leve che si rompono al contatto con l'asfalto.


2. Rimanere in folle al semaforo


Siete tranquilli, rilassati. Superate la colonna di auto e vi mettete in prima fila al semaforo. Nel mentre che aspettate mettete folle e lasciate il manubrio per sgranchire un po' le mani, distratti dai vostri pensieri più o meno positivi. Allo scattare del verde, mano sulla frizione e botta di gas ma... "VRUUUUUMMMM". Il motore gira a vuoto, avete dimenticato di mettere la marcia e avete fatto solo innervosire chi vi stava dietro. Se in più le auto dietro suonano, vi sentite un po' morire dentro.


3. Frizione che scappa in manovra


Potrebbe essere associata al punto 1, ma in questo caso più che un problema di solo equilibrio c'è anche un problema di manualità con le leve al manubrio. Capita che per spuntare o uscire da un parcheggio dobbiate girare tutto lo sterzo fino a battuta e lasciare dolcemente la frizione. State avanzando piano con ancora mezza leva tirata, ma qualcosa va storto e vi scappa dalle dita e con una botta forte sul sedere la moto vi si spegne. Avendo il manubrio girato, la caduta è la cosa più comune e non vi resta che accompagnare la moto a terra per fare meno danni possibile. Se siete con amici o a un raduno, vi derideranno per sempre.


4. Impennare ma cannare clamorosamente


Strada libera, asfalto perfetto e un lungo rettilineo davanti. Situazione ideale per azzardare un'impennata in barba al codice della strada. Un colpo di frizione e la moto si alza fino al punto d'equilibrio che potrete gestire con un filo di gas, poggiati sulla sola ruota posteriore. Questa è la situazione ideale, ma spesso capitano sfrizionate esagerate e puzza di dischi frizione cotti, senza staccare la ruota di un centimetro dall'asfalto, o al contrario impennate troppo rapide che ci fanno sembrare cow boys al rodeo che cercano di controllare il cavallo imbizzarrito. Nel peggiore dei casi, il ribaltamento e la brutta caduta. Per evitare queste magre figure, meglio improvvisarsi stunt in aree chiuse al traffico per la vostra sicurezza (e alla visione di altri motociclisti, per la vostra reputazione).


5. Dimenticarsi il cavalletto


Ultima figuraccia della lista, ma non ultima in termini di vergogna... anzi, è una delle più odiate in assoluto. Fermarsi, distrarsi, e poi scendere dalla moto dimenticandosi di tirare giù il cavalletto è una sensazione orribile. Significa letteralmente buttare la moto per terra e il momento in cui realizzate che qualcosa non va, è già troppo tardi ed è difficilissimo recuperarla da una caduta a peso morto. Anche in questo caso, verrete derisi alla grande dai motociclisti attorno a voi.


Voi avete fatto altre figure che vorreste inserire in lista? Diteci la vostra!

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