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Claudio Domenicali: "Audi non stravolgerà i valori più profondi di Ducati"

Il CEO di Ducati alla conferenza annuale del VW Group ha chiarito la posizione del Marchio con Audi al comando

Moto - News: Claudio Domenicali:

Alla conferenza annuale di Volkswagen Group era presente anche Claudio Domenicali - amministratore delegato di Ducati - in rappresentanza del marchio bolognese, acquistato da Audi che fa parte del colosso produttivo tedesco. Un'unione di sinergie che sta dando i suoi frutti grazie a capitali provenienti dal mondo dell'auto, riversati nella produzione motociclistica senza intaccare l'essenza del brand made in Italy.


Domenicali è intervenuto parlando della milionesima moto uscita dalla fabbrica (traguardo importante) e della crescita costante nonostante un mercato dimezzato in numeri dal 2008. Viene sottolineata la crescita della gamma, mai così ricca come in questo momento, e l'importanza di modelli fondamentali come Scrambler e Multistrada 1200. Ma qual è il vero rapporto con Audi a distanza di diverso tempo dell'acquisizione?


Qual è l’apporto di un marchio come Audi, volendo tirare un bilancio negli ultimi due anni?
Il primo apporto è quello di azionista e quindi il settaggio della direzione da seguire. Loro son stati molto chiari dall’inizio. Sono interessati ad una crescita dell’azienda confermando i nostri valori più profondi, e li vorrebbero ancora più forti. Sono estremamente interessati al nostro radicamento sul territorio e stiamo facendo un nuovo progetto di formazione duale (studio e lavoro congiunto) che stanno già portando avanti con Lamborghini.


Tutto questo non è scontato considerando che l’azionista non è italiano. L’approccio di Audi non è speculativo e abbiamo avuto una miriade di collaborazioni in svariati ambiti, come lo sviluppo tecnico, ma non possiamo ancora rivelare tutto. Stiamo lavorando insieme al gruppo nel retail,  oggi noi abbiamo 11 filiali di nostra proprietà e nei mercati più piccoli in cui non abbiamo importatori ci stiamo alleando agli importatori del Gruppo.


C’è una sinergia importante nel mondo della finanza e una grande positiva. Prima producevamo profitti, ma su di noi gravava un debito, oggi siamo in positivo e i profitti che produciamo li stiamo reinvestendo. Il che migliora il rapporto con i nostri partner e questo ci consente di migliorare le condizioni contrattuali. 


Il mercato italiano è sotto il 10% per Ducati, spero che torni sopra perchè la condizione naturale è del 15%. Noi per mercato consideriamo tutto quello che è sopra i 500cc, un mercato che vale circa 750 mila pezzi nel mondo di cui circa 43 mila in Italia, per questo la Scrambler può contribuire molto a questo obbiettivo.


La nuova parità con il dollaro vi aiuterà?
E’ certamente molto importante. Probabilmente uno degli elementi più importanti degli ultimi 20 anni


Audi influisce anche nel design?

Si nella misura in cui facciamo parte del concern del Design Audi con Walter De Silva. E Walter è stato un aiuto straordinario. Abbiamo riunioni periodiche in cui lui e review dai nostri sviluppi di design. Ci mette a disposizione centri stile all’estero che aumentano il potere creativo. De Silvia ci ha poi aiutato nella definizione delle superfici in modo che trasudino qualità.

Audi investe 4,5 miliardi di euro in R&D, voi?
Non lo possiamo dire, ma vi diciamo che non abbiamo mai investito tanto quanto l’anno scorso


Dal mondo dell'auto pensate a delle one off e allo sviluppo di moto pronto pista per far correre i clienti?
Spunto interessante ci stiamo lavorando

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