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Contrordine Aprilia: attacco frontale in SBK

Il Reparto Corse coprirà la maggior parte del budget 2015 e lo sviluppo continua

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Nel passato recente della Superbike, Aprilia ha ricoperto il ruolo di protagonista indiscussa. Tre titoli Piloti e quattro Costruttori è il bottino raccolto in battaglia dagli uomini di Noale, poi spostati sul fronte MotoGP. Le strategie, però, spesso cambiano in corso d’opera e alla vigilia del nuovo anno è arrivato un contrordine: la roccaforte SBK va difesa con le unghie e con i denti.

Inizialmente, Aprilia aveva deciso di affidare interamente il progetto al team Red Devils, limitandosi alla fornitura tecnica. L’equipe romana, nel frattempo, si è assicurata i servigi di Leon Haslam e Jordi Torres. Ma se la copertura del budget – si parla 2.5/3 milioni di euro – doveva essere principalmente a carico della squadra, ora sarà Noale ad accollarsi la maggior parte degli oneri e, possibilmente, onori.

Insomma, la tattica è la stessa usata in MotoGP: appoggiarsi ad una struttura esterna, ma portare avanti un programma di sviluppo corposo sotto gli occhi vigili degli ingegneri del reparto corse. In altre parole, le moto saranno delle “factory” in tutto e per tutto, e la squadra porterà i vessilli veneti.

A Noale i banchi prova sono perennemente occupati, e sul fronte SBK assicurano di aver guadagnato 20 cavalli in poco meno di due mesi. Confermare il titolo piloti e costruttori, alla luce di un regolamento che teoricamente penalizza chi come Aprilia ha “armi” come il cambio estraibile e ride-by-wire di serie, rimane una missione difficile, ma non impossibile.

Il generale di questa operazione è ovviamente Romano Albesiano, che sembra riuscito a convincere i vertici aziendali ad aumentare l’investimento sulle derivate di serie e trovare uno sponsor, cose non facili di questi tempi. Chissà cosa ne penseranno Marco Melandri e Sylvain Guintoli, che hanno cambiato casacca quando lo smantellamento della struttura sembrava inevitabile? A due mesi dall’inizio del campionato, il dominio di Kawasaki e Ducati non appare più così scontato...

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