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MotoGP, Valencia: il Bello, il Brutto e il Cattivo

La Formula Marquez incorona il secondo fratello. Rossi resiste, Lorenzo si perde, Ducati diverte

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La Formula Marquez è arrivata alla sua conclusione a Valencia e c’è chi già rimpiange il dominio spagnolo, ora che è di fronte a quello famigliare. Marc è Alex sono le due facce di una stessa medaglia, d’oro naturalmente. Contro di loro la promessa australiana Miller e l’immarcescibile Rossi, entrambi degni avversari. La stagione si chiude con due prove opache di Lorenzo e Pedrosa e una Ducati che ha divertito. Ancora tre giorni di test e poi ci si rivede a febbraio. Sarà un lungo inverno.

IL BELLO – Voci non confermate parlano di genetisti in incognito che si aggiravano per il paddock di Valencia per cercare di rapire papà Julia e scovare nel suo Dna il segreto della velocità. Altre fonti sostengono che a Cervera strane scie chimiche si incrocino su casa Marquez. L’unica cosa certa è che Alex e Marc sono riusciti a portarsi vi due dei tre titoli in palio, e il terzo se l’è preso il fratello acquisito Rabat. Il grande ha dominato, il piccolo se l’è giocata fino all’ultimo, ma il risultato non cambia. E la saga famigliare è solo all’inizio.

IL BRUTTO – Jorge Lorenzo ha il particolare talento di dire sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato. La volata per la piazza di onore forse l’ha persa il sabato, quando gli sono saltati i nervi dopo la pole di Valentino. In gara ha sbagliato tutto, fino ad arrivare alla mossa disperata del cambio moto. Serve un po’ di training autogeno per l’inverno.

IL CATTIVO – In mezzo a tanti bravi ragazzi, Jack Miller è il lato oscuro della forza. Quello che dice, “io non mi lamento per un sorpasso aggressivo, non sono una puttanella”. O lo ami o lo odi, anche se propendiamo per la prima. Un unico appunto, un po’ più di sportività nel giro d’onore e sul podio non guasterebbe,

PBM ha detto addio al motomondiale, in pochi si erano accorti che ci fosse mai stato.

LA DELUSIONE – Ha finito la stagione come l’ha iniziata, nell’anonimato. Dani Pedrosa ha ben altro talento di quello mostrato nelle ultime 18 gare ma per un motivo o per l’altro se ne è dimenticato. In inverno dovrà fare un bel ripasso, è capace di ben altro.

Valentino RossiLA CONFERMA – Il reparto geriatrico può attendere, Valentino Rossi si è messo in testa che la carta di identità sia un’opinione e a farne le spese sono stati gli avversari. Ha riconosciuto di avere perso contro Marquez con un punteggio tennistico (13 a 2, le vittorie) ma sta migliorando il rovescio e vuole la rivincita.

L’ERRORE – Questa volta il podio era vicino, ma una scivolata ha rovinato tutto. Un neo che non rovina la stagione di Franco Morbidelli, gran bel debuttante in Moto2. Costantemente in crescita, un errore glielo si perdona volentieri. Lo aspettiamo nel 2015.

LA SORPRESA – Un braccio martoriato, ma per una decina di giri il polso destro ha funzionato come un orologio svizzero. Andrea Iannone si è tolto una piccola soddisfazione guidando la gara, poi il dolore ha avuto la meglio. Sempre in casa Ducati, bravo Michele Pirro: il maratoneta dice la sua anche nello sprint.

Andrea Dovizioso e Cal CrutchlowIL SORPASSO – Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow hanno una lunga tradizione di battaglie e a Valencia hanno aggiunto un nuovo capitoli. Aggressivi e corretti, loro si sono divertiti e noi pure.

LA CURIOSITA’ – Zelanti i commissari di pista a Valencia. Uno di loro, per fermare Bradley Smith dopo un dritto alla curva 8 e non farlo rientrare con una manovra proibita lo ha placcato facendolo finire a terra. Il marshall si è preso una multa, il pilota uno spavento.

IO L’AVEVO DETTO –Se riesco a vincere la gara, ci sono buone probabilità che Rossi finisca fuori dal podio”. Jorge Lorenzo deve spolverare la sfera di cristallo.

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