Tu sei qui

MotoGP, Valencia: Marquez si conferma, Dovi risale

Marc, più veloce al mattino, beffa il forlivese sul finale della FP2. Nella combinata Lorenzo 2º e Rossi 7º

Share


Davanti al pubblico di casa, Marc Marquez sente l’odore della tredicesima vittoria che gli servirebbe a riscrivere l’ennesimo record della sua breve ma assai proficua carriera. Da buon cacciatore, lo spagnolo su Honda ha inseguito la propria preda (o meta che sia) fin dall’apertura della pit-lane, e guida la classifica combinata della MotoGP a Valencia dopo aver recitato il ruolo di protagonista assoluto in entrambe le sessioni di prove cronometrate.

Il miglior giro di Marquez – 1'31.454 – è poco più lento del giro da 1’30.296 ottenuto nella FP1 a causa delle temperature leggermente più basse. Quanto al ritmo però, il pilota di Cervera è solo 2/3 decimi più lento che sul giro secco. Come al mattino, l’unico settore dove Marquez accusa del ritardo (ben poco, un solo decimo in realtà) è il quarto, dove peraltro ha regalato spettacolari traversi a ripetizione nel “curvone” che precede l’ultimo tornante.

A rappresentare l’ostacolo più credibile tra Marquez ed il record di vittorie è stato fin qui Jorge Lorenzo, secondo e anch’esso più lento che al mattino ma sempre molto costante. Per il maiorchino, tre uscite con l’obiettivo di verificare il ritmo sulla lunga distanza. Dopo aver ottenuto il proprio miglior riferimento personale al quinto giro lanciato, Lorenzo si è attestato su 1’31.7 di passo, per poi perdere un paio di decimi sul finale con la progressiva usura della gomma posteriore.

Terzo tempo (secondo nella FP2) per Andrea Dovizioso (+0.104), che ha confermato i segnali positivi del mattino trovando un costanza di ritmo incoraggiante. Per lui, sette giri di fila con un passo di 1’32.1. Il miglior giro è stato però ottenuto con la mescola soft in concessione alle Open, che sembra regalare mezzo secondo abbondante rispetto alla media. A questo proposito, vale la pena sottolineare anche il quarto tempo di Aleix Espargaró, a soli sette millesimi dal forlivese.

Riferimenti invariati per Dani Pedrosa, che resta quinto (+0.351) nella combinata davanti ad un Cal Crutchlow in crescita. Il britannico ha tolto un secondo netto con l’utilizzo della mescola “soft”, portandosi a +0.435. Turno in salita, invece, per Valentino Rossi. Il Dottore ha girato tre decimi più lento rispetto alla FP1, ottenendo il decimo tempo del pomeriggio, ed è settimo in classifica (+0.471). Anche come passo, Rossi è apparso un paio di decimi più lento ed accusa circa mezzo secondo da Marquez e Lorenzo.

Restando in orbita italiana, dodicesimo tempo (+0.971) per la wild-card Michele Pirro davanti al compagno di marca Andrea Iannone (problemi sia fisici che di messa a punto per lui) ed un Alex De Angelis in crescita.

Da sottolineare come la Honda Open con distribuzione a valvole pneumatiche in dotazione ad Aoyama sia arrivata alle spalle (con ben sei decimi di ritardo) di quella “standard” di Redding. Restando tra le novità in pista, da segnalare il diciannovesimo tempo di De Puniet su Suzuki, che riduce il proprio distacco (+1.503) ma chiude anzitempo il turno a causa di problemi al motore.

LA CLASSIFICA

__

Articoli che potrebbero interessarti