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SBK, Gara 1: vince Guintoli, Sykes terzo e furioso

Baz si ribella e non cede la posizione. Giugliano quinto, Melandri ottavo

Gara 1: vince Guintoli, Sykes terzo e furioso

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Prima di Gara Uno della Superbike in Qatar, Sylvain Guintoli aveva detto di voler soltanto attaccare. Il transalpino è stato di parola, vincendo autorevolmente la sua quarta gara della stagione davanti alle Kawasaki di Loris Baz e Tom Sykes.

Il distacco in campionato tra i due è ora ridotto a tre punti, e Guintoli dovrà ringraziare anche il connazionale Baz, che ha platealmente disobbedito agli ordini di scuderia come già fece Melandri a Magny Cours, togliendo così quattro punti potenzialmente fondamentali al compagno di squadra.

Il primo degli esclusi dal podio è Jonathan Rea, quarto dopo una bella lotta per il podio ma calato vistosamente sul finale. Quinto Davide Giugliano in volata su Toni Elias, Chaz Davies, e Marco Melandri. Dal parco chiuso:

Guintoli: “Ho dato il massimo ed è stata una bellissima gara. All’inizio volevo stare nel gruppo e conservare le gomme, ma dopo che ho passato Tom volevo aprire un gap ed ho fatto un giro in 1’58 basso. Sul finale ho potuto amministrare. Ora però devo vincere anche Gara Due”.

Baz: “Ho avuto problemi con la gomma davanti. Ho visto l’ordine, e sono una buona persona con quelli che lo sono a loro volta con me. Sono successe tante cose negli ultimi tre anni, ed è anche per questo forse che vado via. I miei tecnici si meritavano il secondo posto”.

Sykes: “Ho parlato col team, e mi hanno detto che Loris ha avuto istruzioni solo all’ultimo giro. Avrebbe potuto farmi passare, e sarebbero stati punti importanti, ma potete capire dall’esterno cosa è successo” (*il britannico, visibilmente arrabbiato, non ha poi parlato con la stampa nelle consuete interviste dopo il podio).

LA CRONACA – Partenza valida. Parte male Giugliano dalla pole ed è Sykes a portarsi subito al comando davanti a Rea, Guintoli e Baz. Giugliano è quinto davanti ad Haslam e Davies. Ottavo Melandri.

Baz si libera facilmente di Guintoli, facendo così il gioco di Sykes, che però viene a sua volta passato in staccata da Rea, che chiude il primo giro al comando. Baz però non ci sta, prende la scia, e ne passa addirittura due alla prima curva per portarsi al comando. Ora Sykes e Guintoli sono rispettivamente terzo e quarto. Baz sembra in grado di tirare il primo strappo, e chiude il primo giro lanciato in 1’58.096, quasi un secondo più veloce dei suoi diretti inseguitori, tutti in fila indiana fino alla sesta posizione, occupata da Giugliano. Melandri è settimo, a mezzo secondo dal romano e davanti ad Haslam, Elias, Laverty e Canepa, undicesimo e primo delle EVO in lotta con Salom.

Al terzo giro, Baz sale a 1’58.700, in linea con il ritmo degli inseguitori, che si riavvicinano leggermente. I riflettori restano comunque puntati su Sykes e Guintoli, rispettivamente terzo e quarto. Il francese però è incalzato dai ducatisti Davies e Giugliano, e sembra inizialmente più impegnato a difendersi da loro che ad attaccare il britannico. All’inizio del quarto giro, il francese tira la prima staccata al suo rivale per il titolo, con successo. Ora è terzo con mezzo secondo di vantaggio. Nel frattempo, Melandri approfitta della lotta tra Davies e Giugliano per riattaccarsi al gruppo dei primi.

Il ravennate non si accontenta, ed all’inizio del sesto giro passa Giugliano sfruttando anche la sua maggiore velocità di punta in rettilineo. I primi sei girano tutti in 1’58.9 ad eccezione di Rea, che si porta a soli tre decimi dal capogruppo Baz. È però Guintoli a stampare un 1’58.388 al passaggio successivo, portando il suo vantaggio su Sykes ad 1.2 secondi. Il francese è inarrestabile, e passa Rea alla prima curva al giro successivo, l’ottavo. Al giro di boa, il suo svantaggio virtuale su Sykes si riduce a cinque punti.

La reazione di Sykes non si fa attendere, ed il britannico si rifà sotto su Rea per non perdere il contatto con il gruppo in lotta per il podio. Il pilota Kawasaki sigla anche il miglior giro personale in 1’58.565. Il problema, per lui, è che Guintoli è solo un decimo più lento. A sette giri dalla fine, resta solo l’incognita delle gomme, ma entrambi i rivali hanno optato per la morbida sperimentale denominata 722. Intanto Sykes viene incalzato da Melandri, che a cinque giri dal termine è staccato di solo un decimo. Il ravennate lo attacca con una staccata estremamente aggressiva, spingendolo al quinto posto. Giugliano passa a sua volta Davies e, approfittando della bagarre, si riporta nel gruppo in lotta per l’ultimo gradino del podio.

A quattro giri dal termine, Guintoli passa Baz e va subito in fuga. Le Aprilia volano (rimonta anche Elias dalle retrovie), e Melandri passa a sua volta Rea per agguantare il podio virtuale. Sykes però non ci sta, e passa Melandri a tre giri dal termine. Al momento, però, Guintoli avrebbe azzerato il divario in classifica, e Sykes può solo limitare i danni. Ci prova passando Rea in fondo al rettilineo a due giri dal termine, ed ora è terzo (nella classifica avrebbe ora 3 punti di vantaggio). Arrivano però gli ordini di scuderia da parte di Kawasaki, che ordina a Baz di perdere una posizione.

Il francese però non rispetta l’ordine di scuderia, e chiude al secondo posto, dietro a Guintoli e davanti al compagno di squadra. Quarto posto per Rea davanti a Giugliano, Elias, Davies, e Melandri. Chiudono la Top 10 Laverty e Lowes, mentre Canepa (dodicesimo) vince di un soffio nella EVO in volata su Salom (che però si laurea campione di categoria).

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