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MotoGP, Rossi: dieci anni dopo, sono ancora qui

Valentino non vinceva a Phillip Island dal 2005: "mi sono goduto il successo su una pista bella e difficile"


Un disastro il sabato, un trionfo la domenica. La crisalide Rossi si è trasformata in farfalla e ha preso il volo nei cieli di Phillip Island. Dopo dieci anni, le bandiere gialle sono tornate a sventolare per il Dottore. Se voleva trovare un modo per festeggiare le 250 partenze nella classe regina, non avrebbe potuto fare nulla di meglio. Per di più facendo divertire con un corpo a corpo contro il compagno di squadra.

Valentino, qui non vincevi dal 2005.

E’ una grande soddisfazione esserci riuscito, in una delle piste più belle e difficili di tutto il campionato. Qui ho vinto in due delle stagioni più importanti per me, il 2001 e il 2004. Non è un tracciato che si adatti troppo al mio stile di guida, negli ultimi anni sono salito sul podio ma per un motivo o per l’altro non ero mai stato abbastanza veloce per vincere. Questa è una pista che gira a sinistra, mentre io vado meglio nelle curve a destra. Nel 2009 ci ero andato vicino, ma Stoner mi aveva fregato”.

Quali sono state le sensazioni?

A tre giri dalla fine ero piegato a oltre 200 km/h ed è spuntato il sole dietro le nuvole. È stato bellissimo, ma ancora di più vedere i 7 secondi di vantaggio sulla tabella delle segnalazioni (ride). Questa vittoria me la sono goduta, più di quella di Misano dove invece ero commosso”.

In qualifica le cose si erano messe male.

Avevamo lavorato benissimo per tutto il weekend, purtroppo ho fatto un errore in qualifica. Sapevo che partendo 8° sarebbe stato tutto più difficile. Alla seconda curva ero già sesto, ma ho visto Lorenzo e Marquez davanti e ho pensato che non avrei potuto riprenderli”.

Poi cos’è successo?

Sono salito fino in terza posizione e riuscivo a tenere un buon passo, recuperavo su Jorge. Lui era il mio riferimento, anche per la lotta per il secondo posto in campionato. Poi abbiamo fatto una bella lotta, ero molto incisivo in frenata. Mi rende contento il fatto che la mia moto fosse più a posto della sua. Quando ho visto Marquez cadere, poi, è stata una sorpresa”.

Cosa pensi del suo errore?

Marc ha vinto 11 gare quest’anno, prima di parlare di lui bisogna vincerne almeno 8”.

Valentino Rossi con la sua squadraQual è stato il punto cruciale?

La scelta della gomma anteriore. Sapevo che montare la più morbida sarebbe stata un rischio, eravamo al limite, ma l’asimmetrica non mi dava fiducia. Quando nelle prove ho visto Lorenzo a terra dopo averla provata, ho capito che non andava bene. Jorge è un pilota che non cade mai”.

Questa è la seconda vittoria stagionale.

“Quest’anno è completamente diverso da quello passato, sono più veloce e costante. Molte volte sono riuscito a battermi con Marc e Jorge, o comunque a stare loro vicino. So anche che se Marquez non avesse sbagliato, la vittoria sarebbe state molto più difficile”.

Un weekend da incorniciare?

Ho costruito questa vittoria turno dopo turno ed è una grande soddisfazione avere battuto Lorenzo, insieme a Stoner è il pilota più veloce a Phillip Island”.

Ti devi però accontentare solo della lotta per la piazza d’onore in campionato.

Il vero problema è stata la gara di Aragon, senza quell’errore avrei potuto tenere il campionato aperto più a lungo. Poi chissà cosa sarebbe successo, Marquez avrebbe avuto più pressione. Ma va bene così, Marc si è meritato questo titolo più di ogni altro. Poi il secondo posto in classifica ha comunque un valore speciale quando te lo giochi contro due piloti come Pedrosa e Lorenzo. E' una questione di onore”.

Pronostici per le prossime gare?

Sarebbe stato meglio se Crutchlow non fosse caduto… è ancora tutto aperto. Sulla carta sarebbe meglio arrivare davanti a Jorge a Sepang perché a Valencia è favorito. Ma quest’anno voglio andare forte anche lì”.

Ti aspettavi questi risultati a inizio anno?

Diciamo che ci speravo. Sapevo di essere ancora forte, contro Lorenzo e Pedrosa correvo da molti anni, sapevo di potermela giocare con loro. Marquez, invece, era la novità. Dovevo solo lavorare bene, come ho fatto”.

Valentino Rossi e Jeremy BurgessSembra che la Yamaha abbia fatto un grande passo avanti negli ultimi GP.

Sono quattro gare che la M1 vince, due con me e due con Jorge. Penso che il merito sia del lavoro delle nostre due squadre e dei tecnici giapponesi. Siamo partiti svantaggiati rispetto alla Honda ma siamo migliorati di più nel corso della stagione. Usiamo un migliore bilanciamento e riusciamo a sfruttare meglio le gomme”.

Pensi già al prossimo anno?

“L’obiettivo è essere più forti, Galbusera avrà maggiore esperienza quindi tecnicamente ce la possiamo fare. Ma da qui a riuscire a fregare Marquez ce ne passa”.

Hai incontrato Burgess?

Siamo andati a cena insieme, poi è andato a vedermi a bordo pista e mi ha dato il suo parere. Sono molto contento che siamo riusciti a tenere un buon rapporto, mi sarebbe spiaciuto se non fosse successo. Jeremy è un vero signore”.

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