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MotoGP, Marquez: gomme, più sicurezza meno divertimento

Il capotecnico Leitner lascia Pedrosa: "sono sorpreso ma rispetto la sua scelta di vita"


Marc Marquez, con una tacca in più sulla pistola, non è ancora domo. Non sarebbe potuto essere diversamente, perché il piccolo diavolo è un cannibale ed è per questo che piace ai suoi tifosi. “Il fatto di essere campione del mondo toglie un po’ di pressione, ti senti più riposato, ma quando vai in pista devi comunque essere concentrato al 100%, soprattutto in una pista veloce come questa”, afferma.

Non ha fallito, prendendosi il secondo posto di giornata ed entrando di diritto nella lista dei favoriti per la vittoria. “In mattinata ho faticato un po’ ma nel pomeriggio abbiamo fatto le mosse giuste – spiega – Il problema più grosso è la trazione, che solitamente è il punto di forza della Honda. Bisogna lavorare sul setup per adattarsi alle gomme”.

Già, gli pneumatici, ecco cosa ne pensa Marc: “L’asimmetrico all’anteriore mi piace, si sente la differenza tra i due lati e penso che una gomma del genere sarebbe utile anche in altri circuiti, come Assen o Valencia – la sua opinione – Al posteriore, invece, la differenza è grande. Bridgestone ha deciso di seguire la strada della sicurezza e Pedrosa mi ha detto che nei test avevano provato gomme più performanti. Senza dubbio erano meglio le gomme dell’anno scorso per girare forte, queste sono difficili da portare in temperatura e non offrono grande trazione”.

Mettendo da parte le questioni tecniche, Marquez ha avuto a che fare anche con due campioni australiani. Il primo è Casey Stoner,Non abbiamo potuto parlare a lungo ma mi sarebbe piaciuto sfidarlo. L’anno scorso ho studiato i suoi dati, in due o tre curve era speciale. Il secondo, Troy Bayliss.

Mi ha invitato alla gara di dirt track che organizza, ma l’Australia è troppo lontana. In compenso sarà lui che verrà a correre in Spagna, a Barcellona nel Superprestigio”.

Di tutt’altri argomenti ha invece parlato Dani Pedrosa, che ieri ha ricevuto la notizia dell’addio a fine stagione del suo storico capotecnico Mike Leitner.

“Mi ha preso di sopresa – ammette – Abbiamo passato molto tempo insieme, mi sono reso conto che il tempo passa in fretta. Vuole cambiare vita, è stata una scelta personale e la rispetto. L’ho saputo solo ieri e non so ancora chi potrà prendere il suo posto. So che dovrà essere un leader e che dovrò scegliere bene. Non so ancora se questo mi darà più motivazioni, vedremo”.

Tornando al GP di Phillip Island, Dani ha incontrato più difficoltà del previsto.

Come tutti i piloti, ho patito molti problemi di grip, forse più degli altri – spiega – Di più non potevo fare e adesso dobbiamo trovare qualche idea per migliorare il setup e potere sfruttare le gomme, che slittano veramente tanto. L’asimmetrica all’anteriore non va male, ma i problemi più grossi li ho al posteriore. Vedremo anche quali indicazioni ci darà la Bridgestone dopo avere analizzato le gomme”.

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