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MotoGP, Lorenzo: ora niente è impossibile

"Ho vinto a Motegi, pista Honda, posso farlo ovunque. Ho ricomposto il puzzle"

Jorge Lorenzo è senza dubbio il pilota più in forma di questa seconda parte di stagione. Una magra consolazione, da una parte, perché ormai il treno per conquistare il titolo è passato e Marquez ha già messo sulla sua carena il numero 1. “Non considero il secondo posto in campionato un risultato da poco, perché questa è una stagione di altissimo livello, sottolinea il maiorchino.

Rispetto a Pedrosa e Rossi, è lui il favorito per la piazza di onore, perché arriva da due vittorie. Inoltre a Phillip Island lo spagnolo della Yamaha ha vinto l’anno scorso, in condizioni tutt’altro che facili.

“E’ una pista diversa da tutte le altre, molto veloce e stretta ma sia io che la Yamaha ci troviamo bene qui – l’analisi di Jorge – Finalmente sono riuscito a mettere tutti i pezzi del puzzle insieme e sono tornato competitivo, questo non significa che sarà facile mantenere questo livello. In questo momento siamo quattro piloti tutti molto forti, ma io cercherò di vincere anche qui”.

Lorenzo non ha più paura di nessuno, Marquez compreso e queste tre ultime gare sono una preparazione fondamentale per la prossima stagione. Deve dimostrare sul campo a Marc e a Valentino che il momento difficile è passato e che ora non concederà loro più nulla.

Siamo tre piloti in tre punti e rimangono tre gare? Allora bisognerà aspettare tre settimane per scoprire come andrà a finire – scherza – Nelle moto non si sa mai come succederà, nei test invernali qui ero andato bene ma voglio vedere cosa accadrà domani. In teoria Phillip Island è il circuito migliore per la Yamaha, la Malesia il peggiore e Valencia a metà”.

Un bel rebus, ma Lorenzo ha la soluzione a portata di mano.

Bisogna mantenere una mentalità vincente – afferma – Motegi è una pista Honda, ma ho dimostrato che si può vincere. E allora si può fare anche in Malesia e in Spagna”.

L’incognita, per quanto lo riguarda, saranno le gomme.

L’asfalto è molto abrasivo, è questo il problema maggiore. Anche nei test, quando abbiamo provato la simulazione di gara, la gomma negli ultimi giri era distrutta. Però le temperature saranno molto diverse, spero che possa arrivare alla fine senza problemi”.


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