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MotoGP, Marquez: dopo il titolo mi sento più libero

Bayliss lo ha invitato alla sua gara di dirt track. "La lotta per il 2° posto? Se vinco sempre non li disturbo"


Marc Marquez ha trovato nel paddock di Phillip Island un ospite speciale, Troy Bayliss. L’australiano è arrivato per portargli un invito speciale, quello per partecipare alla TBC, la gara organizzata dal campione SBK su moto da dirt track. In attesa di sapere se accetterà la sfida, lo spagnolo potrà dare spettacolo nel GP con il titolo già in tasca. “E’ difficile da realizzare, sono già campione eppure mancano ancora tre gare alla fine. Da una parte è fatta, ma dall’altra non è ancora finita. Bisogna rimanere concentrati”, dice.

Come ti senti quattro giorni dopo il quarto titolo?

Veramente bene, come se fossi più libero, senza pressione ma sono anche più stanco. Ho avuto molti impegni promozionali, fra interviste e altro”.

Hai avuto tempo per festeggiare?

Domenica sera, prima una cena con i tecnici giapponesi e poi sono stato con il team. Santi Hernandez, il mio capotecnico, si è dimostrato il migliore cantante (ride). Però non ho avuto molto tempo, avevamo i voli presto. Spero ci sia l’occasione dopo questa gara”.

Hai sentito molto la pressione quest’anno?

Sempre, soprattutto dopo la prima parte di stagione, quando continuavo a vincere. Mi sembrava che tutti si aspettassero un mio errore. Poi ne ho fatti due di fila, a Misano ed Aragon, causati da un eccesso di confidenza. A Motegi non volevo più sbagliare, sapevo quanto fosse importante quella gara per la Honda”.

Anche lo scorso anno a Phillip Island tu e la squadra avere sbagliato.

“E’ stato un grande errore, ma alla fine non ha cambiato le cose. È stata una situazione molto particolare. Comunque torno qui dopo un anno con due titoli in più, non mi posso lamentare”.

E come ti senti dopo tre GP senza vincere?

“E’ andata bene anche così, a Motegi era più importante il campionato. Nelle altre, come ho detto, avendo molto vantaggio in campionato mi sono preso più rischi”.

Ora infuria la lotta per il secondo posto in campionato.

Hanno molte motivazioni, ma io non sono da meno. Tutti vorranno arrivare l’uno davanti all’altro. Forse il modo migliore per non disturbarli è vincere tutte e tre le gare (ride)”.

Aiuterai Pedrosa?

“In Honda non esistono ordini di scuderia, non li hanno dati neanche lo scorso anno quando mi sono giocato il titolo a Valencia. Se me lo chiedessero prenderei in considerazione la cosa”.

Quale sarà il tuo approccio a questo finale di stagione?

Saranno GP utili per prepararsi al 2015, per provare nuove soluzioni sulla moto”.

Anche per usare la RC213V del prossimo anno?

Quello non è possibile, il motore è diverso rispetto al modello di questa stagione e non possiamo usarlo. Modificare la ciclistica per utilizzare l’attuale propulsore costerebbe troppo”.

Le ultime tre gare però saranno importanti per tuo fratello Alex, che si sta giocando il titolo in Moto3.

Ora tocca a lui, l’importante è non mettergli troppa pressione. Deve continuare come ha fatto fino ad adesso, so che è forte”.

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