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Ducati DVT: ecco il Desmo del futuro

Motore Testastretta a fasatura variabile grazie al Desmodromic Variable Timing

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Una cosa è certa, a Borgo Panigale sanno bene come solleticare i pruriti degli appassionati, non solo del marchio Ducati, ma anche ai tanti che non restano indifferenti al fascino di soluzioni tecniche inedite e raffinate. Il nuovo DVT, acronimo di Desmodromic Variable Timing, è la nuova soluzione che i tecnici bolognesi presentano peril 2015, insieme ad una nuova unità Testastretta rivista in molte sue componenti.

 

Fasatura continua - Il nuovo schema tecnico, che caratterizza fortemente l'evoluzione del bicilindrico Testastretta, ha il compito di ottimizzare l'erogazione del motore venendo incontro ad ogni esigenza di guida e di richiesta da parte del pilota. Come? Operando una regolazione dell'alzata delle quattro valvole, in maniera continua, quindi senza nessuno "stacco" a regime preimpostato, ma operando in totale accordo con le necessità di marcia.

 

Il segreto è nelle pulegge - Il funzionamento del DVT si basa sulla regolazione di fase sia dell'albero a cammes dell'aspirazione che per quello di scarico, e lo fa grazie al lavoro di una coppia (per ogni cilindro) di variatori di fase calettati sulla estremità degli alberi. Questo tipo di variatore che opera in maniera meccanico-idraulica, modifica la legge di alzata della distribuzione andando ad agire sostanzialmente sulla fase di incrocio. Questo parametro, ai fini del carattere del motore è fondamentale: ai bassi regimi, un motore che richiede più coppia e maggiore spunto, necessita di incroci stretti, con le valvole che si aprono e chiudono in modo repentino.

 

 

Qualora si richiedesse maggiori doti di potenza, anche a discapito di una parte di efficenza ai medio-bassi, ecco che la fase di incrocio tende ad essere molto ampia. Con il DVT questo compromesso progettuale viene eliminato, con il sistema che ottimizza tanto i bassi regimi quanto gli alti. A conferma di ciò basta dare uno sguardo al grafico di potenza e coppia che mostra l'andamento lineare dei due parametri. Un sistema così realizzato, potrebbe lasciare adito ad ipotesi di alimentazioni senza necessità di una valvola a farfalla sul corpo iniettore in futuro. Chissà...

 

Non solo DVT- Per il nuovo Testastretta, un'unità che sembra realizzata ad hoc per una inedita Multistrada, le novità non si fermano al DVT. Un lavoro di messa a punto si è imposto sulla nuova unità da 1198cc con adozione di accensione a doppia candela (DS), un nuovo sensore di controllo delle detonazioni e la realizzazione di  un sistema di aria secondaria che aiuta a ridurre le dispersioni cicliche della combustione, oltre a fare rientrare l'unità nei parametri Euro4. Una serie di modifiche che hanno consentito di raggiungere la bella soglia dei 160CV a 9.500 giri\min ed una coppia di 136 Nm a 7.500giri\min, il tutto con una riduzione dei consumi media dell' 8% ed intervalli di manutenzione fisssati a 30.000 Km.

 

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