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Moto2, Russo ai ferri corti con Tasca Racing

Il pilota, con squadra a ranghi ridotti a Motegi, si sfoga sui social: "così non ne vale la pena"

Russo ai ferri corti con Tasca Racing

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Iniziata in Supersport, con una parentesi nella SBK EVO, e continuata nella Moto2, la stagione di Riccardo Russo non ha certo preso la piega (perdonateci il gioco di parole) auspicata. Il pilota campano vice-campione della Stock600 nel 2012 ha lottato in pista e fuori per garantirsi una competitività elusiva, ma ha faticato sia tra le derivate di serie che tra i prototipi (dove non ha ancora terminato una gara in zona punti).

A Motegi, il campano è arrivato ai ferri corti con il team Tasca Racing, con il quale ha corso le ultime cinque gare, da Brno in poi. Il motivo? La mancanza di diversi tecnici nel suo box.

“Non vale la pena di correre in queste condizioni Russo ha esternato su Facebook – Io ho fame e faccio le corse per essere competitivo e stare davanti, e da quando corro non è mai successa una cosa del genere. Ero solo. Preferisco fermarmi e starmene a casa ma di certo non corro in queste condizioni, senza la squadra al completo che mi aiuti, senza tecnici importantissimi come il telemetrista e il capotecnico”.

“Qui stiamo facendo un mondiale mica la Coppa Del Nonno, ci sono le squadre e i piloti più forti del mondo ed io sono venuto in Moto2 per dimostrare tanto non per fare il ‘tappa-buchi’”, ha poi aggiunto il campano. Dalla squadra, per ora, non sono arrivate repliche ufficiali.

Il rischio è che il rapporto tra i due si interrompa con tre gare d’anticipo, la speranza è quella che le parti in causa trovino un accordo soddisfacente per entrambi.


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